Dal 2026 per entrare in questa amatissima città europea si pagherà un biglietto

Per contrastare l'overtourism, sempre più ingestibile, molte città stanno adottando misure drastiche. Pur apprezzando l'arrivo di turisti, che hanno un impatto positivo sull'economia, si sta cercando di impedire che il loro afflusso abbia, di contro, un impatto negativo sulla quotidianità dei residenti. Questi ultimi spesso devono fare i conti con uno stravolgimento vero e proprio, dovuto a un'altissima concentrazione a cui spesso la città è incapace di far fronte. È questo il caso di una cittadina dei Paesi Bassi vicino ad Amsterdam, amatissima dai turisti per i suoi paesaggi naturali e i suoi scorci coloratissimi. Qui i turisti si riversano in massa a scattare foto ed è arrivato il momento di dire basta.
Quanto costerà il biglietto dal 2026
Amsterdam è una meta gettonatissima per turisti provenienti da ogni parte del mondo, attratti dalle sue bellezze. La città, però, è dovuta correre ai ripari quando l'afflusso si è fatto massiccio: ha adottato diverse misure di contenimento dell'overtourism come vietare la costruzione di nuovi hotel, limitare l'uso di cannabis nel quartiere a luci rosse, imporre limiti ai pernottamenti. Il problema del sovraffollamento turistico, però, non riguarda solo Amsterdam, ma anche la vicina Zaanse Schans, una cittadina nota per i suoi pittoreschi mulini a vento, le casette di legno e i campi immensi di tulipani. Molti turisti la raggiungono per la classica "toccata e fuga" da Amsterdam, essendo ben collegate.

Questo, però, non stai più bene alla gente del posto. Gli abitanti, infatti, affermano che il numero di visitatori sta raggiungendo un livello ingestibile: ben 2,4 milioni di persone nel 2024 hanno visitato il piccolo villaggio, che conta appena 100 abitanti. Per tutelare l'equilibrio cittadino il Consiglio comunale di Zaanse Schans ha quindi annunciato che a partire dalla primavera del 2026 chiunque visiterà la città pagherà 29,50 euro (20 per i bambini). Non è un ticket d'ingresso economico, ma l'elevato costo è giustificato dai servizi inclusi: darà accesso anche a una serie di musei e mulini attualmente a pagamento. È già acquistabile online sulla piattaforma dedicata.

Il ricavato del biglietto d'ingresso a Zaanse Schans verrà poi reinvestito per la manutenzione dei mulini a vento e per l'ammodernamento delle infrastrutture, come parcheggi e servizi igienici. "Questo è un posto piccolo – ha spiegato alla BBC la direttrice del museo del villaggio, Marieke Verweij – Non abbiamo spazio per tutta questa gente". E soprattutto, non c'è l'intenzione di tollerare oltre la maleducazione di certe persone. Alcuni non si rendono conto che quello che per loro è una meta turistica da cartolina dove scattare un selfie, per altri è la propria casa. "Entrano nei giardini, entrano nelle case, fanno pipì in giro, bussano alle porte, scattano foto: non c'è alcuna privacy" ha denunciato. Sulla stessa scia si stanno muovendo tantissime altre città. Anche Venezia ha annunciato il ritorno del ticket d'ingresso.