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Cosa fare sul Lago di Como oltre il lago: 5 percorsi immersi nella natura

Non solo matrimoni in ville storiche e weekend romantici, il Lago di Como offre tante occasioni per scoprire il suo territorio straordinario tra passeggiate nella natura e giri in bici dal Triangolo Lariano alla Valle d’Intelvi.
A cura di Clara Salzano
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Il Lago di Como dall'alto
Il Lago di Como dall'alto

Per molti il Lago di Como è l'esclusiva località per le vacanze e i matrimoni dei divi di Hollywood e nostrani, altri riconoscono in questo luogo il set di film famosi come 007 – Casinò Royale e
House of Gucci, e per alcuni invece il lago è la meta ideale per un weekend romantico tra ville e giardini. Eppure il Lago di Como, con il suo contesto naturalistico unico, è molto di più. Dal trekking in montagna al giro in bici nella natura, sono tante le possibilità per esplorare il territorio Lago di Como in modo diverso, fuori dai consueti itinerari turistici. Dal Triangolo Lariano alla Valle d’Intelvi scopriamo i migliori percorsi immersi nella natura per apprezzare a pieno il territorio lariano.

L'Alpe di Megna a 1049 metri con vista sulle Grigne, le cime del Triangolo Lariano e l’alto lago
L'Alpe di Megna a 1049 metri con vista sulle Grigne, le cime del Triangolo Lariano e l’alto lago

Trekking sull’Alpe di Megna

Il Lago di Como si raggiunge in meno di un'ora e mezza da Milano e offre la possibilità di allontanarsi completamente dal caos cittadino per immergersi in un'oasi naturalistica di impareggiabile bellezza. Fuori dai percorsi turistici più battuti, il progetto Orizzonti Rurali – OltreLario invita ad esplorare le zone del Triangolo Lariano e della Val d’Intelvi seguendo percorsi sentieristici e ciclistici immersi nella natura.

Il sentiero che conduce da Lusnigo all'Alpe di Megna
Il sentiero che conduce da Lusnigo all'Alpe di Megna

Il Triangolo lariano, con i suoi trenta comuni che creano come una penisola tra i due rami del Lario, è infatti caratterizzato da una grande varietà paesaggistica. Una delle attività più consigliate e adatte a tutti è il trekking che conduce sull'Alpe di Megna. Partendo da Lasnigo, attraverso vie acciottolate, sentieri rurali, antichi borghi contadini, alpeggi e boschi si arriva in cima, alla croce di Megna, da cui si gode di un panorama mozzafiato sul Lario.

La croce di Megna
La croce di Megna

Passeggiata nella conca di Crezzo

Attorno al Lago di Como c'è un'immensa varietà di paesaggi mozzafiato che vanno ben oltre le viste panoramiche del lago con le sue ville storiche e i giardini. Un immenso patrimonio culturale e ambientale attende chi ha la curiosità di voler esplorare il territorio per fuggire dalla frenesia quotidiana. Dal Monte Megna (1033 metri slm), che domina la Valassina, o da Lasnigo si può passeggiare per raggiunge l'incantevole conca di Crezzo con il suo laghetto omonimo. Il percorso, consigliato da  attraversa magnifici boschi di alberi secolari, prati e panorami mozzafiato.

I boschi del Monte Megna
I boschi del Monte Megna

Giunti nella conca si può proseguire il cammino, per immergersi nella cultura del patrimonio agricolo locale fino a Ca’Manin, una piccola azienda di montagna a conduzione familiare, dove si allevano una trentina di capre da latte di razza Camosciata delle Alpi per apprendere come il latte crudo, non pastorizzato, viene trasformato in formaggi freschi e stagionati, yogurt e gelati.

Sulle via del contrabbando

Le montagne sul versante ovest del Lago di Como sono conosciute come il confine naturale tra Italia e Svizzera. Qui la rete che delimita il confine si chiama ramina ed è stata teatro di tante storie. Immerso nella Val d’Intelvi a Erbonne il piccolo Museo della Guardia di Finanza e del Contrabbando curato dall'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia – Sezione Alceo Salvini. All'interno di una piccola caserma della valle restaurata, dove fino al 1977 due finanzieri espletavano il servizio anticontrabbando 24 ore su 24.

Museo della Guardia di Finanza e del Contrabbando
Museo della Guardia di Finanza e del Contrabbando

Il museo è la testimonianza della storia di queste zone, con un passato legato al contrabbando e che oggi diventa un luogo di riscoperta e punto di partenza per diverse escursioni che si possono fare andando a ripercorrere alcuni degli itinerari che facevano i finanzieri e i contrabbandieri, spesso luoghi dimenticati e abbandonati ma che rivivono con i racconti di fatica, paura e rischi vissuti.

Il paesaggio intorno al museo
Il paesaggio intorno al museo

In bici in Valle d'Intelvi

La Valle Intelvi, situata tra i monti comaschi, è un territorio ricco di scorci magnifici. Sono venti i comuni che caratterizzano la zona che unisce il Lago di Como con quello di Lugano, in Svizzera. La Valle si raggiunge solo dopo pochi chilometri in auto o in treno da Milano ed è perfetta da girare in bicicletta o e-bike, propria o da noleggiare, per scoprire i tanti itinerari offerti dal territorio. Il piacere di pedalare in mezzo alla natura consente di apprezzare pienamente le bellezze del territorio e raggiungere facilmente, specialmente per chi sceglie di spostarsi in e-bike con guide escursionistiche abilitate, punti panoramici incredibili.

In bici in Val d'Intelvi
In bici in Val d'Intelvi

Attraverso una serie di mulattiere nel bosco e sentieri attorniati da larici si raggiunge Pian delle Alpi, sui monti larici da cui si gode di una vista unica. Proseguendo con lunghi panoramici saliscendi si può pedalare fino alla località di Orimento, alle pendici del Monte Generoso, a circa 1300 metri d'altitudine, caratterizzata da pascoli montani con vista sul Lago di Como e Lago di Lugano. Per chi si vuole godere poi una sosta in cima, l’Agriturismo il Vecchio Casaro offre la possibilità non solo di assaggiare i prodotti del loro caseificio ma di vivere un'experience di didattica d’Alpeggio.

La natura della Val d'Intelvi
La natura della Val d'Intelvi

A piedi tra mulattiere e mulini

Turismo sostenibile e riqualificazione ambientale sono il mantra per chi decide di avventurarsi nel territorio del Lago di Como con la sua varietà paesaggistica unica. Non solo il lago offre la possibilità di scoprire romantici borghi, storiche ville e giardini incantati, ma di immergersi tra valli incontaminate, boschi rigogliosi e scoprire storie di turismo consapevole e slow da valorizzare.

Il Mulino di Baggero
Il Mulino di Baggero

È il caso del Mulino di Baggero costruito nel 1722 da un gruppo di monache benedettine che, dopo essere stato abbandonato a lungo, è stato recuperato e oggi è un museo e produce l'energia sufficiente al sostentamento del Rural Resort che sorge sull’Isola di Baggero, a  Merone. Il resort è una piccola oasi di benessere e sostenibilità con una storia di oltre 100 anni sulle sponde del fiume Lambro.

Il Rural Resort sull'Isola di Baggero
Il Rural Resort sull'Isola di Baggero
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