Walkman anni ’90 e oggetti cult in mostra: dove aprirà il primo museo dedicato alla cultura giovanile

In quanti hanno sognato almeno una volta nella loro vita di tornare indietro nel tempo? Da adolescenti si vive alla giornata, senza responsabilità e senza pressioni, ma solo quando si diventa grandi si comprende la bellezza di quell'età, pentendosi del fatto di non essersela goduta con la necessaria spensieratezza. Sebbene sia impossibile fermare il tempo che passa, esiste un luogo in cui si può tornare giovani. Si tratta del primo museo dedicato alla cultura giovanile, il cui obiettivo è quello di far rivivere ai visitatori i loro 18 anni: ecco dove verrà inaugurato e come sarà fatto.
Dove aprirà il Museum of Youth Culture
Si chiamerà Museum of Youth Culture e sarà il primo museo al mondo dedicato alla cultura giovanile. Aprirà nella primavera del 2026 a Londra, per la precisione a pochi passi da Camden Town, e, su una superficie di oltre 600 mq, avrà l'obiettivo di portare i suoi visitatori "indietro nel tempo", facendogli rivivere la vita dei teenager degli ultimi 100 anni. I lavori per la sua realizzazione sono durati ben due decenni ma ora sono finalmente (quasi) giunti al termine. Nei prossimi anni, inoltre, il progetto si estenderà anche a Birmingham e a Glasgow, dove verranno aperte altre due sedi del museo.

Cosa ci sarà nel museo della cultura giovanile
Cosa si potrà ammirare nel museo della cultura giovanile? Sarà diviso in tre spazi espositivi, uno dedicato ai giovani creativi che potranno lasciare in mostra i loro lavori, altri due dedicati a oggetti cult degli ultimi 100 anni, dalle t-shirt delle band leggendarie ai volantini dei rave. Non mancheranno una caffetteria per qualche minuto di relax e un negozio di dischi che verrà utilizzato anche per organizzare mostre, conferenze e workshop. Il fondatore del Museum of Youth Culture, Jon Swinstead, ha spiegato: "Questo è più di un luogo in cui guardare indietro, è uno spazio in cui partecipare, contribuire e dare forma insieme alla narrazione culturale". La collezione esposta sarà sempre aperta ai contributi del pubblico, che verrà esortato a condividere ricordi e oggetti della propria adolescenza.
