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Victoria Beckham parla per la prima volta del disturbo alimentare: “Controllavo il peso in modo malsano”

Victoria Beckham si racconta su Netflix: nella docuserie la stilista ex Spice Girl racconta la lotta coi disturbi alimentari cominciata da bambina.
A cura di Giusy Dente
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La chiamavano Porky Spice: questo appellativo, giunto quando già era una celebrità dentro la girl band più famosa del mondo, ha segnato profondamente l'autostima di Victoria Beckham, che alle spalle aveva già delle fragilità pregresse e un rapporto conflittuale col proprio corpo. La stilista ne ha apertamente parlato per la prima volta nella docuserie in uscita oggi su Netflix, che racconta la sua vita in modo più intimo e personale.

I disturbi alimentari di Victoria Beckham

Victoria Beckham davanti alle telecamere ha rivelato di soffrire di un disturbo alimentare nato in tenera età: "Credo che sia una cosa che mi accompagna da tutta la vita" ha ammesso. All'epoca era diventata abilissima a nasconderlo a tutti: neppure la sua famiglia si era accorta di quanto fosse diventato ossessivo il suo controllo verso il cibo, verso il corpo. Non le piaceva l'immagine riflessa nello specchio, non le piaceva il modo in cui veniva guardata e così ha cominciato a vivere in modo conflittuale e malsano il rapporto con l'alimentazione e col peso.

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È stata vittima di body shaming quando frequentava la scuola di teatro da adolescente: quella è stata la prima volta in cui si è sentita sbagliata, diversa. Nonostante il duro lavoro, sapeva benissimo di non essere come le altre: non era abbastanza brava né nel canto né nel ballo e così sono nate forti insicurezze, riversate anche sull'aspetto fisico. "È lì che ho iniziato a ricevere molte critiche sul mio aspetto, sul mio peso" ha raccontato. Non parlò con nessuno di quel malessere e di ciò che succedeva a scuola, neppure coi genitori Tony e Jackie: "Quando soffri di un disturbo alimentare diventi molto bravo a mentire. E io non sono mai stata onesto con i miei genitori".

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Questa chiusura ha forse, col senno di poi, peggiorato le cose. "Ho iniziato davvero a dubitare di me stessa e a non piacermi più e, poiché mi lasciavo influenzare, non sapevo cosa vedevo quando mi guardavo allo specchio – dice nella docuserie – Ero grassa? Ero magra? Non lo so, si perde il senso della realtà. Ero solo molto critica con me stessa. Non mi piaceva quello che vedevo". Il successo ha amplificato tutto: "Non avevo alcun controllo su ciò che veniva scritto su di me o sulle foto che venivano scattate e suppongo che volessi controllarlo. Potevo controllarlo con i vestiti, potevo controllare il mio peso. Stavo controllando il mio peso in un modo incredibilmente malsano".

Victoria Beckham alla prima della docuserie
Victoria Beckham alla prima della docuserie

La stilista ha anche ricordato il momento esatto in cui ha sentito di aver toccato il fondo. È stato quando fu pesata in diretta televisiva da Chris Evans nel suo programma TFI Friday su Channel 4 per vedere se avesse smaltito i chili presi dopo la gravidanza e il parto (aveva dato alla luce il primo figlio, Brooklyn). Correva l'anno 1999 ed aveva 25 anni. Decisivo si è rivelato l'incontro con David Beckham. I due si sono sposati poco prima che le Spice Girls si sciogliessero. Nella docuserie è anche lui a parlare: "Quando ho incontrato Victoria per la prima volta era sorridente e sicura di sé, ma questa sua caratteristica ha iniziato a scomparire".

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E in effetti, il malessere della cantante stava aumentando: "Sono diventata così insicura. La gente pensava che fossi una vacca infelice che non sorrideva mai e non avevano torto". La fine della carriera come cantante e l'inizio della vita matrimoniale sono stati un passaggio fondamentale, ma per nulla facile: "Quando ho chiuso con le Spice Girls è stato tutto così estremo. Un minuto prima diffondevo la parola del girl power e un minuto dopo ero una moglie, in un appartamento a Manchester, senza amici, vivendo lontano dalla mia famiglia. Ho trovato quella transizione davvero difficile. Sono fortunata ad aver sposato David, ma è stato tutto molto lento, mi sono sentita molto sola".

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