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Saldi rinviati di due settimane: la scelta di Harrods dopo Covid e guerra

I ritardi nelle catene di approvvigionamento hanno avuto ripercussioni in tutti i settori e la moda non fa eccezione.
A cura di Beatrice Manca
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Da mesi si parla dei ritardi accumulati nella supply chain: i lockdown in Cina e l'impatto della guerra in Ucraina hanno rallentato le catene di approvvigionamento in tutto il mondo, con ripercussioni a catena in tutti i settori. Il mondo nella moda non fa eccezione e gli effetti più gravi potrebbero interessare anche il periodo dei saldi. La prova? Harrods, il famoso department store londinese, ha ritardato i suoi attesi saldi estivi poiché i prodotti della nuova stagione sono stati ostacolati dalle anomale tempistiche della supply chain globale.

Perché Harrods ha spostato i saldi

I saldi di fine stagione servono ai negozi a spingere le vendite della collezione attuale grazie ai prezzi ribassati in modo da "far spazio" ai nuovi arrivi. Peccato però che i fornitori in questo momento abbiano accumulato una serie di ritardi sul calendario e i prodotti della nuova stagione verranno consegnati più tardi del previsto. Harrods perciò ha deciso di posticipare la data di inizio dei saldi di due settimane, forse tre.

L'incognita Covid sul settore della moda

Anche il Covid e i ripetuti lockdown in Cina continuano a pesare sul settore: bastano poche decine di casi, infatti, per far scattare le severe misure anti-Covid e "congelare" attività produttive e porti. Anche Primark, riporta il Guardian, sta osservando con preoccupazione l'evoluzione della situazione in Cina. In un mondo globalizzato e interconnesso basta poco per sconvolgere equilibri ovunque: anche il mercato italiano dovrà capire come affrontare i ritardi della supply chain.

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