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Natale 2025

Quali sono i regali da non fare a Natale perché potrebbero ferire i destinatari

C’è una categoria di regali su cui sarebbe meglio non puntare, durante le festività natalizie: il rischio è di mettere a disagio il destinatario del dono.
A cura di Giusy Dente
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Con l'avvicinarsi nel Natale, è una sola la domanda che domina incontrastata: cosa regalare? Amici, parenti, partner, colleghi: destreggiarsi tra regali e pensierini è una fatica, oltre che una spesa. Molti riescono a portarsi avanti col lavoro e a completare tutto in tempo: qualcuno approfitta delle offerte del Black Friday, che cade tradizionalmente l'ultimo venerdì di novembre. È l'occasione per fare acquisti natalizi senza spendere una fortuna, approfittando degli sconti. E poi ci sono gli irriducibili ritardatari, che si ritrovano nel giorno della Vigilia al centro commerciale, per fare acquisti dell'ultimo minuto. L'errore è dietro l'angolo, soprattutto quando si va di fretta. Il rischio è comprare qualcosa che non piacerà. Ma quali sono i regali assolutamente da non fare in queste occasioni? È la domanda che si sono posti Linnéa Chapman, professoressa associata di marketing e logistica alla Florida International University e Farnoush Reshadi del Worcester Polytechnic Institute. Hanno dato la risposta in uno studio congiunto.

Acquisti da evitare per non fare brutta figura

I due studiosi hanno pubblicato la loro ricerca su Journal of Retailing. Hanno dimostrato che c'è una specifica categoria da cui tenersi alla larga, quando si fa un regalo e si vuole fare colpo su qualcuno. Si tratta di tutti quei regali che fanno leva sul concetto del miglioramento, come tè dimagranti o abbonamenti in palestra. Possono, infatti, essere recepiti dal destinatario in modo negativo: il diretto interessato potrebbe sentirsi giudicato piuttosto che apprezzato. "L'intenzione può essere positiva, ma questi regali possono far intendere di non essere abbastanza bravi così come si è – ha spiegato la prof Chapman – Questo può ferire e le persone che devono poi sfogano la frustrazione".

I due professori hanno sottoposto cinque esperimenti a un totale di 1.340 partecipanti. Chapman ha confrontato le reazioni ai prodotti per l'auto-miglioramento con le reazioni dinanzi a prodotti differenti, più neutrali. In ogni scenario, le persone che hanno ricevuto il regalo per il miglioramento personale lo hanno valutato negativamente. "I regali dovrebbero segnalare amore e generosità – ha spiegato la docente – Ma un regalo per il miglioramento personale può minacciare l'immagine che qualcuno ha di sé, di persona amabile e accettabile così come è. Mette in discussione un bisogno sociale molto basilare: essere apprezzati senza condizioni". L'ansia e la frustrazione del dono "sgradito" vengono poi sfogati per esempio attraverso recensioni online negative verso il marchio e il prodotto stesso.

Il tempismo è fondamentale. "Un tappetino da yoga a gennaio comunica motivazione, ma un tappetino da yoga sotto l'albero di Natale potrebbe comunicare: devi perdere peso. Quando si tratta di prodotti per il miglioramento personale, è meglio limitarsi ad acquistarli per sé stessi" è il consiglio della docente.

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