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Perché tutti parlano di Timothée Chalamet in copertina su Vogue

La nuova copertina di Vogue ha Timothée Chalamet protagonista: molti hanno espresso dei dubbi sulla buona riuscita della cover dall’estetica “intergalattica”, che segna anche la fine dell’era Anna Wintour.
A cura di Giusy Dente
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Ph. Annie Leibovitz per Vogue America
Ph. Annie Leibovitz per Vogue America

Un po' supereroe, un po' divo intergalattico, un po' fotomodello e diversi riferimenti nascosti: per il numero di dicembre, Vogue America ha voluto in copertina Timothée Chalamet. Lo scatto, che è a opera di Annie Leibovitz, fotografa di fama mondiale, sta rapidamente facendo rapidamente il giro dei social, ma sotto una luce piuttosto negativa: tanti si stanno scagliando contro questa fotografia esprimendo disapprovazione e delusione.

La copertina di Vogue con Timothée Chalamet

Per l'attore non è la prima volta in copertina per Vogue. Il debutto lo ha fatto nel 2022, quando è stato il protagonista della copertina di British Vogue entrando nella storia. Era da ben 106 anni che non c'era un uomo sulla cover. La rivista, infatti, raramente nel corso della sua storia editoriale ha scelto uomini per la sua pagina principale. Ci è riuscito di recente Jannik Sinner, tennista amatissimo dai brand e dal mondo della moda (è il volto di Gucci), finito in copertina su Vogue America dopo la vittoria del Miami Open. Prima ancora è stata la volta di Harry Styles, che è stato molto criticato per le foto in abiti femminili.

Sta attirando molte critiche anche la nuova copertina realizzata da Timothée Chalamet, quella per il numero di dicembre 2025 di Vogue. È un'edizione importantissima del magazine, in quanto l'ultima con Anna Wintour in qualità di caporedattrice. La prossima copertina, quindi, sarà la prima di Chloe Malle, che l'ha sostituita ed è stata nominata responsabile dei contenuti editoriali. La foto in questione, finita al centro delle critiche, ritrae Timothée Chalamet fotografato da Annie Leibovitz in abiti Céline: dolcevita, jeans con ricami floreali, trench color crema, un paio di stivaletti.

Timothée Chalamet in Celine, Ph. Annie Leibovitz per Vogue America
Timothée Chalamet in Celine, Ph. Annie Leibovitz per Vogue America

Lo styling è di Eric McNeal. La sua immagine è sovrapposta a un'immagine dello spazio ripresa dal telescopio Hubble fornita per gentile concessione della NASA. "L'Universo secondo Timothée. Il mio superpotere è il coraggio" si legge sulla cover e nella lunga intervista rilasciata a Mattia Kahan, l'attore ha parlato soprattutto del suo ultimo lavoro. Marty Supreme uscirà nelle sale il giorno di Natale: interpreta l'ex campione di ping-pong Martin Reisman. Si è invece rifiutato di commentare la relazione con Kylie Jenner.

Il significato della foto

Nel vedere lo scatto si è scatenata una pioggia di commenti, a metà tra scherno umoristico e aspre critiche. Lo sguardo ferreo e "cinematografico" di Timothée Chalamet circondato da nebulose e stelle, coi piedi poggiati su un pianeta proprio non convince. Ed è strano per uno come lui finire al centro di tutti questi commenti negativi, visto il grande seguito che ha l'attore, riconosciuto come icona fashion contemporanea. Ci si sarebbe forse aspettati, quindi, qualcosa di più glamour e patinato per lui piuttosto che questa estetica "galattica" troppo editata, troppo sgargiante e quasi "finta".

Alcuni commenti @voguemagazine
Alcuni commenti @voguemagazine

Per realizzare l'intero servizio fotografico contenuto all'interno l'attore e la fotografa sono stati tre giorni nel deserto del Nevada, presso l'imponente installazione di land art City di Michael Heizer.  "Annie è una vera bestia – ha detto nell'intervista il 29enne – È la prima ad alzarsi alle 5:30 del mattino. Scendi le scale e lei è già lì intenta a studiare i materiali". Il risultato sono una serie di foto più austere, in bianco e nero, in cui ritroviamo Chalamet versione esploratore solitario.

Immagine

Il riferimento di questi scatti fantascientifici nel paesaggio desertico potrebbe essere al ruolo di Chalamet nella trilogia di Dune, mentre la copertina lo restituisce in chiave di giovane star proiettata verso il futuro, pronta a diventare una celebrità intergalattica. Ma potrebbe nascondersi anche un riferimento a Il Piccolo Principe come suggeriscono il cappotto lasciato aperto, i fiori sui jeans (in ricordo della famosa rosa del libro), la posizione in piedi sul pianeta.

Per Annie Leibovitz non è così insolito abbinare soggetto umano e sfondo fantastico nei servizi fotografici per i magazine, inserire i protagonisti in ambientazioni oniriche o surreali. Il tema cosmico, però, unito all'espressione dell'attore, ai colori e all'estetica futuristica sono risultati quasi kitsch e hanno suscitato commenti come: "Sembra un assemblaggio fatto con Microsoft Word 2012", "Canva e ChatGPT hanno fatto davvero la loro comparsa qui", "Fantastico. Ora chiunque può disegnare una copertina di Vogue persino io", "Non sto esagerando, ma questa è davvero la cover magazine peggiore che abbia mai visto". Sotto al video ironico di Blakely Thornton su Instagram, è comparso persino il commento dell'attrice Chloe Sevigny (che ha recitato insieme a Timothée Chalamet in Bones and All): ha scritto "Lmao" ossia "ridere a crepapelle".

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