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Sfilate Autunno/Inverno 2024-2025

Il lusso sfacciato è tornato di moda? Perché il successo del brand Casablanca anticipa la fine del quiet luxury

Il brand fondato dallo stilista franco-marocchino Charaf Tajerg ha raggiunto in pochi anni una notorietà a livello globale, arrivando a svelare la sua collezione donna alla Settimana della Moda di Parigi. Quali sono i segreti dietro a questa rapida ascesa? Lo stile eccentrico sta spodestando quello minimal?
A cura di Annachiara Gaggino
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Un look Casablanca Autunno/Inverno 2024-25
Un look Casablanca Autunno/Inverno 2024-25
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Casablanca debutta per la prima volta alla Settimana della Moda di Parigi dedicata alla donna. Un brand nato nel 2018 e che ha vissuto una rapida ascesa, fino a vedere un cambio dell'assetto societario lo scorso giugno in vista di un'imminente espansione. Il marchio, famoso per le sue camicie dalle fantasie colorate e vivaci, che si vanno a scontrare con la tendenza ormai consolidata del quiet luxury, dello stile semplice ma elegante. Quello che Casablanca vuole trasmettere è proprio il contrario, vuole esprimere carattere e andare in controtendenza, i decori vanno da quelli più geometrici alle riproduzioni naturalistiche come palme, fiori e interi paesaggi; le tonalità sono sgargianti e accese. Charaf Tajer, mente creativa dietro al brand, realizza capi ispirati allo stile vacanziero, completi pensati per un resort di lusso, che si trovi a Casablanca o sul Lago di Garda, vengono proposti completi da tennis, camicie di seta, foulard e sciarpe stampate. L'idea è quella di un lusso sfacciato ma elegante che colmi il vuoto tra streetwear e sartoria. In Italia il marchio è arrivato anche sul palco di Sanremo: Ghali nel corso della terza serata ha indossato un look ispirato a Michael Jackson firmato Casablanca, composto da un blazer crop multicolor, decorato da cristalli e guanti bianchi.

Una campagna Casablanca
Una campagna Casablanca

Come è nato Casablanca: la storia dietro al brand

Charaf Tajer ha scelto di chiamare il marchio come la città dove i suoi genitori si sono conosciuti. Il designer è cresciuto in Francia da genitori marocchini e ha mosso i primi passi nel mondo della moda come co-fondatore della firma Pigalle e come consulente di Virgil Abloh. Nel 2018 presenta la prima collezione di Casablanca in occasione della Settimana della Moda di Parigi incuriosendo buyer ed esperti del settore aprendo le porte del salotto di sua madre e con un capitale iniziale di appena 3mila euro; l'anno dopo sfila. Inizialmente dedicato solo alle collezioni maschili, il prêt-à-porter femminile arriva nel 2020. Il marchio è stato un successo, nonostante la formazione dello stilista non abbia seguito quella scolastica, non ha studia moda o design e lui stesso attribuisce il suo successo al fatto che le creazioni incarnino la sua personalità, il suo punto di vista. Ispirandosi ai suoi due mondi: quello marocchino e quello parigino, lo stilista mixa l'estetica pretenziosa e lussuosa di storiche Maison francesi come Hermès e Chanel con le atmosfere allegre e sfarzose di Casablanca, dove Tajer trascorreva le sue estati da bambino. "La stravaganza delle persone che vivevano lì negli anni '90 mi ha davvero ispirato: erano tutti in moto e indossavano camicie di seta. I colori sgargianti delle loro tute Lacoste. Casablanca è un'interpretazione del mio ricordo", ha raccontarto lo stilista a Charaf Tajerg.

Una campagna Casablanca
Una campagna Casablanca

L'estetica di Charaf Tajerg

I capi del brand riescono in un connubio difficilmente raggiungibile: unire lo sfarzo all'eleganza. Le stampe sono vistose ma mai eccessive, emanando un sapore retrò, un po' Havana dei primi anni del Novecento, un po' Miami anni Settanta. Look che avrebbero potuto essere sfoggiati in film come Scarface, ma anche in una rivisitazione del Grande Gatsby. Nell'intervista a End Clothing Tajer ha raccontato che nonostante si sia formato nella cultura streetwear la sua passione sono le blasonate Case di Moda francesi e non riuscendo a trovare la stessa attenzione che si metteva nell'abbigliamento femminile anche in quello maschile, ha voluto creare, riempiendo un vuoto di mercato. È forse questo ad aver trainato il successo del brand, che in appena 6 anni è arrivato a sfilare alla Settimana della Moda di Parigi dedicata al womenswear: Casablanca riesce a coprire una richiesta nuova, che si discosta dallo stile minimal proposto dalle altre Maison, ma non sfociando mai nell'eccesso. Un lusso che non viene sussurrato ma nemmeno urlato. Un unione tra uno stile sportivo e raffinato.

Una campagna Casablanca
Una campagna Casablanca

La collezione donna Autunno/Inverno 2024-25 di Casablanca

La sfilata si apre con outfit total white, dalle linee pulite, che si trasformano gradualmente, con l'aggiunta di dettagli sparkling, dalle canottiere alle gonne. Tra le proposte cappotti e maglioni dregadè sui toni del verde, abiti aderenti rossi e vestiti trasparenti incrostati di paillettes e sul finale un corpetto a maglie metalliche unisce crop top e gonna. Accessori argentanti illuminano le proposte d'abbigliamento, mentre l'estetica streetwear e sporty rimane in alcuni elementi della collezione. Casablanca porta il suo pubblico in montagna, sulle piste da sci, proponendo pile e pellicce finte, mantenendo l'allure vacanziera del marchio.

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