After the Hunt, il significato della collana che Julia Roberts indossa nel film di Luca Guadagnino

After the Hunt: Dopo la caccia è il thriller psicologico di Luca Guadagnino in uscita oggi, scritto da Nora Garrett. La storia è quella di una professoressa universitaria di filosofia (interpretata da Julia Roberts) che si trova in una situazione complessa: una studentessa modello (Ayo Edebiri) accusa un collega insegnante (Andrew Garfield) di violenza sessuale, rischiando di far venire a galla un segreto dal suo passato. Chiaramente l'accusa di molestie ha ripercussioni non solo sul mondo accademico in cui i personaggi ruotano, ma anche nelle loro vite private, mettendo a repentaglio equilibri fragili e causando reazioni contrastanti. Il regista ha voluto delineare molto bene i tre protagonisti anche dal punto di vista estetico, per metterne in luce le caratteristiche principali. Ha chiesto aiuto a una costumista di fiducia, la stessa con cui ha collaborato in ben cinque progetti precedenti: Bigger Splash (2015), Chiamami col tuo nome (2017), Suspiria (2018), We Are Who We Are (2020) e Bones and All (2022). I costumi di After the Hunt: Dopo la caccia sono di Giulia Piersanti, già responsabile della maglieria di Céline.
I look di Julia Roberts nei panni di Alma
Giulia Piersanti ha vestito i tre personaggi principali adattandone lo stile all'ambientazione universitaria, che è quella dominante. Alma è una stimata professoressa di filosofia, una donna carismatica ma al tempo stesso scostante e misteriosa. Le accuse di molestie mosse a un collega da una sua studentessa la mettono in crisi, la portano dentro una tempesta emotiva che la cambia. Ecco perché cambia anche il suo stile. Nella prima parte esprime più sicurezza coi suoi look: rappresentativo è il tailleur bianco con cui spicca nella sala buia, durante la scena della cena. Due immagini specifiche hanno ispirato la costumista, come ha spiegato intervistata da W Magazine: "Camilla Nickerson e Tina Chow, donne di cui ammiro lo stile iconico e senza tempo, entrambe in tailleur bianco".

Dopo l'accusa di Maggie, questo candore viene meno, scompare la purezza immacolata del tailleur Totême: "Mentre il suo personaggio si sfalda, anche i suoi abiti si sfaldano un po', si fanno meno rigorosi". Ecco perché il monocromatico essenziale di Alma si trasforma in camicie, maglioni grigi, jeans ampi, che prendono il posto del suo guardaroba classico e pulito, del suo stile senza tempo. Persino il pigiama di Alma è un raffinato coordinato! C'è poi il dettaglio della collana: è il gioiello che indossa in tutto il film, elemento immutabile del suo guardaroba. La collana ha un pendente a forma di lente d'ingrandimento. È una creazione della designer di gioielli Ilaria Icardi. Il significato è simbolico: è un invito a guardare oltre ciò che si vede a prima vista.

La trasformazione dei personaggi: il significato dei look
"Luca ha espresso fin dall'inizio il desiderio che Maggie emulasse Alma" ha spiegato la costumista. Quella emulazione è stata il suo punto di partenza per lavorare sul personaggio interpretato da Ayo Edebiri. Per lei si è rifatta molto allo stile degli studenti e alla moda di strada, quindi domina un abbigliamento preppy da college ma con accenti maschili. Il momento di rottura, quando si capisce che viene meno l'emulazione, è quello in cui Maggie e Alma si riuniscono dopo alcuni anni. Lì si palesa la trasformazione. "L'ultima scena mostra una sorta di conseguenze della tempesta e volevo che le due donne, una di fronte all'altra, apparissero molto diverse" ha detto la costumista. Ecco perché Alma appare casual nel suo maglione di Céline, mentre Maggie ha un look ormai meno accademico, un abito stampato di Wales Bonner con gioielli. "Volevamo un vero cambiamento in Maggie per mostrare come non imitasse più Alma e forse avesse fatto i conti con se stessa, o semplicemente avesse iniziato a imitare qualcun altro nella sua vita attuale" ha concluso.

Anche per Hank (Andrew Garfield) è stato necessario lavorare sulla metamorfosi, che qui si fa caotica, disordinata. Lui è un uomo che si sgretola, che va in pezzi e con lui anche i vestiti si sfaldano del tutto. Da affascinante professore diventa un uomo emarginato e tormentato: il declino di Hank si riflette nel suo stile, che diventa sempre più trasandato. "L'ispirazione di Hank è stata un giovane Harrison Ford a casa sua, molto informale" ha detto la costumista. Il jeans è il suo capo must, ma indossa solo capi essenziali: camicie verde o blu, cintura di pelle. Quando cade in disgrazia ecco che scompaiono i bottoni dalla camicia, ecco che avanzano le maniche arrotolate fino ai gomiti che rivelano un tatuaggio per accentuarne il carattere rude.