Perché Tony Effe tiene tra le braccia Priscilla a petto nudo: cos’è e a cosa serve lo “skin to skin”

Ieri nel tardo pomeriggio è nata Priscilla, la prima figlia di Giulia De Lellis e Tony Effe. Dopo che erano circolate una serie di fake news sul presunto parto, i due hanno dato l'annuncio sui social con delle dolcissime foto in cui tengono la piccola tra le braccia. Se da un lato la neo-mamma è apparsa provata ma con il viso raggiante, il rapper si è lasciato immortalare mentre si prendeva cura della bimba, allattandola col biberon e cullandola per farla addormentare. Il dettaglio che è balzato subito all'occhio? Oltre a sfoggiare un prezioso orologio pink in onore di Priscilla, il neo-papà è anche rimasto a petto nudo. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, non si è trattata solo di una trovata per lasciare i tatuaggi in vista: Tony ha praticato lo "skin to skin".
Cos'è la pratica dello skin to skin
Non è la prima volta che Tony Effe rimane a petto nudo sui social, anzi, praticamente sempre, soprattutto ai concerti, toglie la maglietta per rivelare i muscoli scolpiti e i tatuaggi che gli ricoprono quasi completamente il corpo. Questa volta, però, non si tratta di una questione estetica: nei primi momenti di vita di Priscilla l'ha tenuta stretta sul petto nudo per praticare lo skin to skin. Di cosa si tratta? Di una pratica che avviene subito dopo la nascita di un neonato per farlo adattare dolcemente alla vita extrauterina. Bisogna posizionare il bimbo nudo (ma col pannolino) sul torace nudo della mamma o del papà, creando così un contatto diretto pelle a pelle. Naturalmente il piccolo va coperto con un telo caldo, così da prevenire la dispersione del calore, non va avvolto, deve avere solo la testa fuori e le gambe piegate a ranocchia.

Gli effetti dello skin to skin sul bambino e sul genitore
La pratica dello skin to skin deve continuare fino alla prima poppata in un ambiente tranquillo e senza distrazioni. Quali sono i suoi effetti? Ha moltissimi benefici sia sulla salute del piccolo che sul suo rapporto con i genitori.

Innanzitutto aiuta il bambino a mantenere e stabilizzare la temperatura corporea, regola il suo battito cardiaco e la frequenza respiratoria e facilita l'attacco al seno (se praticata dalla mamma). Come se non bastasse, riduce il pianto e lo stress, aumentando il senso di sicurezza. Dall'altro lato il genitore con un contatto "pelle a pelle" rafforza il legame affettivo col neonato, contribuendo all'empowerment genitoriale (non a caso la pratica viene consigliata soprattutto ai papà). Anche un volta tornati a casa i neo-genitori possono continuare a praticare lo skin to skin, così da rendere il legame familiare indissolubile.