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Non solo relazioni amorose: anche gli amici oggi si conoscono tramite app

Fare amicizia, soprattutto da adulti, può essere complicato. Manca il tempo, mancano i luoghi e le situazioni: e allora ci pensano le app a fare incontrare le persone. Ne abbiamo parlato con lo psicoterapeuta Matteo Merigo.
Intervista a Dott. Matteo Merigo
Psicoterapeuta e sessuologo
A cura di Francesca Parlato
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In principio erano i forum, piazze virtuali dove i pionieri di internet si incontravano perché condividevano interessi comuni. Poi vennero le chat di incontri, i siti per conoscere l'anima gemella, e infine con gli smartphone, sono arrivate le app di dating, per semplificare la vita a chi non ha tempo per conoscere una persona alla vecchia maniera. Oggi però un certo spazio nel mare magnum delle app lo occupano anche quelle dedicate agli amici. Perché se è difficile trovare il tempo per rimediare un appuntamento romantico figuriamoci per costruire un'amicizia, soprattutto per chi magari per lavoro ha dovuto lasciare la propria città e trasferirsi altrove. Così ci pensa l'algoritmo a mettere insieme passioni, tratti caratteriali e interessi comuni e a fare in modo che due persone possano ‘matchare' tra di loro e diventare amiche. "Fino a qualche anno fa i siti di incontri e anche queste app erano un po' malviste, si credeva fossero appannaggio di persone con difficoltà relazionali, che faticavano a socializzare. – spiega a Fanpage.it il dottor Matteo Merigo, psicologo e sessuologo – Oggi invece è cambiato tutto. A utilizzare questo tipo di app sono ragazze e ragazzi che lavorano, che non hanno abbastanza tempo per cercare nuovi amori o amicizie e si affidano per praticità all'algoritmo".

Perché è difficile fare amicizia da adulti

150 è il numero medio di relazioni sociali che ognuno di noi riesce ad avere, secondo l'antropologo Robert Dunbar (che ha formulato questo numero a partire dallo studio del cervello dei primati) e tra queste soltanto 5 corrispondono a delle vere amicizie. Anche se più recenti studi hanno messo in discussione il "numero di Dunbar" (gli studiosi dell'Università di Stoccolma ritengono infatti che il cervello umano possa gestire anche più di 150 relazioni sociali nel corso della vita) e anche se i nostri profili social abbondano di amici, costruire una relazione vera oggi è sempre più complicato. "Manca il tempo, mancano le situazioni adatte e poi con il Covid, le occasioni si sono sensibilmente ridotte. Certo esistono ancora alcuni posti classici come palestre, corsi di cucina, scuole di danza, luoghi in cui ci si può aggregare, ma sono attività specifiche che non incontrano gli interessi di tutti". 

Le app per fare amicizia

Il tempo sembra quindi essere il problema principale nella costruzione di nuove amicizie: "Per questo moltissime persone, in particolare ragazze, ricorrono alle app – spiega Merigo – Oggi a parte Tinder, che è utilizzato principalmente per chi cerca una relazione amorosa, esistono app come Bumble che hanno apposite sezioni destinate a chi è in cerca di nuove amicizie". Per esempio nella sezione Bumble BFF (dove BFF sta per Best Friends Forever) si può specificare quello che si sta cercando: amiche per allenarsi, per uscire la sera, per viaggiare, donne che vogliono condividere la loro esperienza di maternità e ci penserà poi l'algoritmo a fare il resto. "L'algoritmo sa tutto di noi. I social network profilano tutti i nostri dati, conoscono i nostri gusti, gli interessi, come la pensiamo politicamente e pure se ci piacciono i gattini. Ma l'affinità profonda, il match al 100% , si può sviluppare soltanto attraverso la conoscenza. Una conoscenza reale, che può essere offline ma anche online (ci si può scambiare mail, chattare), dalla quale riescono a emergere tutti gli aspetti caratteriali di una persona, anche i lati più oscuri". 

Consigli per farsi nuovi amici

Che tutto parta da un'app o da un corso di cucina non c'è differenza: per costruire un'amicizia le regole sono sempre le stesse. Secondo uno studio dell'Università del Kansas, ci vogliono in media 50-60 ore per costruire una relazione stabile, quindi bisogna comunque armarsi di impegno e pazienza, anche se l'algoritmo ci aiuta a fare il primo passo. "Quando si comincia a sentire un'affinità, quando il dialogo funziona, quando ci sono elementi in comune da condividere, vuol dire che siamo sulla strada giusta. Il consiglio sarebbe quello di essere sempre naturali e spontanei, ma sappiamo che non è così: quando si incontra qualcuno che ci interessa, che sia per un flirt o per un'amicizia, diamo sempre il meglio di noi, cerchiamo di presentarci al nostro massimo, di nascondere i difetti, e non c'è nulla di male in questo. Dopo le prime volte però cerchiamo di essere noi stessi, di non enfatizzare troppo i nostri pregi e di non nascondere a tutti i costi i difetti, per evitare proprio che l'immagine che l'altro si è costruito di noi, si modifichi con il passare del tempo".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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