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La dieta volumetrica che dice addio a conteggio delle calorie e cibi pesati

Non tutte le diete prevedono l’utilizzo della bilancia. Con la nutrizionista Bacciottini abbiamo parlato della dieta volumetrica, il regime alimentare che non si basa sul peso degli alimenti.
Intervista a Dott.ssa Lucia Bacciottini
Biologa e nutrizionista
A cura di Francesca Parlato
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E se dicessimo addio a grammature e calorie per la gestione dei nostri pasti? Se abbandonassimo la bilancia e ci regolassimo soltanto sul volume degli alimenti, sì esatto sul volume che occupano in un piatto o in una tazza, per renderci conto di quanto cibo abbiamo bisogno per saziarci? Si tratta della dieta volumetrica, un regime alimentare, utile sia per chi vuole perdere peso ma anche per chi semplicemente vuole seguire a tavola uno stile salutare senza eccessi. "La dieta volumetrica – spiega a Fanpage.it la biologa e nutrizionista Lucia Bacciottini, autrice di diversi volumi sull'argomento – si basa sul presupposto che abbiamo dei volumi anatomici, in particolare della bocca e dello stomaco, e a partire da questa ‘misura' bisognerebbe comporre la volumetria del pasto. Lo stomaco ad esempio ha un volume in media di circa 1 litro (ovviamente questo dato varia a seconda dell'età e della costituzione) ed è su questo dato che dovremmo attestarci per evitare sovraccarichi e dilatazioni dell'organo". 

Come si organizza un pasto nella dieta volumetrica

Se ci pensiamo siamo da sempre abituati a gestire i pasti per ‘volumi': una tazza di latte o di cereali, un piatto di pasta. Conosciamo già dei volumi che indicativamente ci indicano le porzioni. "È da qualche anno però che l'abbondanza del cibo ha fatto sì che esplodessero alcune mode, come l'all you can eat, dove si mangia tutto quello che si può senza tenere conto invece della capacità del nostro organismo. E poi oggi siamo abituati anche al fatto che se un piatto ci piace molto tendiamo a farne scorpacciate, ancora una volta senza rispettare i volumi anatomici del nostro stomaco". Nella dieta volumetrica ci si può regolare con ciotole e piatti ad hoc. "Volumi e porzioni più grandi devono essere dedicati ad alimenti nutrizionali necessari per il nostro fabbisogno energetico, e in particolare si tratta di verdure, preferibilmente di stagione, consumate sia crude che cotte". Mentre i volumi più piccoli possono essere riempiti con quegli alimenti che la nutrizionista definisce ‘emozionali'. "È quel lato del cibo che riguarda i sapori, la sensorialità, in questo caso caso il volume da tenere in considerazione è quello della bocca, per questo è più piccolo". 

Il senso di sazietà

L'altro principio fondamentale di cui tiene conto la dieta volumetrica è il senso di sazietà. Il senso di pienezza dopo un pasto è un meccanismo complesso che si basa su due tipi di segnali: quelli immediati e quelli mediati. "Quelli immediati sono dati dal riempimento, dalla sensazione di pancia piena e ce ne accorgiamo subito". Ma per sentire la vera sazietà dobbiamo aspettare i segnali mediati "L'assorbimento del cibo manda infatti dei segnali chimici al cervello e per questo arrivano dopo un po' di tempo rispetto alla sensazione di avere lo stomaco pieno". 

Dieta volumetrica: come organizzare pranzo e cena

Una giornata tipo di chi segue una dieta volumetrica inizia con una colazione che può variare a seconda dei propri gusti e ovviamente anche degli obiettivi, se si sta cercando o meno un dimagrimento. "Ci si può regolare con tazze o i bicchieri che abbiamo in casa per capire la quantità di latte, frutta o cereali. Per i biscotti oggi ad esempio esistono quelli già porzionati che ci aiutano a consumarne la giusta quantità". A pranzo invece si inizia con la verdura. "Credo che oggi dovrebbe cambiare il concetto di primo, il primo non dovrebbe essere più la pasta ma la verdura. Per chi vuole seguire la dieta volumetrica le verdure rappresentano il volume maggiore. A pranzo consumiamole crude, una bella insalata di valeriana oppure iceberg, radicchi, arricchiamola con carote e pomodori e accompagniamola, con una proteina vegetale (che nella scala dei volumi avrà una dimensione inferiore a quella delle verdure) potremmo prepararci un humus con delle olive ad esempio, cerchiamo di alternare proteine vegetali e animali. E possiamo incastrare tra verdure e proteine anche una quota di carboidrati, io consiglio sempre quelli integrali in chicco (orzo o farro)". A cena invece le verdure crude vengono sostituite da quelle cotte. "Prepariamoci una bella zuppa di stagione, in questo periodo ci sono asparagi o spinaci da affiancare a una proteina, per capire la volumetria possiamo anche utilizzare la nostra mano: una fettina di carne o del pesce. Se invece vogliamo andare sulle proteine vegetali possiamo andare sui legumi e regolarci, per la quantità con il nostro pugno". Per gli spuntini invece armiamoci di un bicchierino di quelli che si usano per il limoncello. "Mandorle, nocciole, possiamo consumare la frutta secca, che è estremamente ricca di minerali, dà energia ma non alza l'indice glicemico, e per regolarci io consiglio di utilizzare un bicchierino di quelli da liquori. E poi non dimentichiamoci di bere: acqua aromattizata, tisana, infusi, spremute d'arancia, caffè d'orzo". 

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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