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Fantasie sessuali che forse non conosci: cos’è l’auralismo e perché alcuni si eccitano con i suoni

Dirty talking, audio erotici, gemiti e fruscii: il mondo dell’auralismo risulta sconosciuto a tante persone, eppure le sue radici sono primitive e insite nella nostra natura, ce lo spiega uno psicologo.
Intervista a Dott. Antonio Catarinella
Psicologo Psicoterapeuta, Specialista in Psicologia Clinica e Consulente delle Identità Sessuali presso l'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
A cura di Elisa Capitani
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Ménage à trois, BDSM, incontri proibiti. Quando si parla di desiderio, spesso lo si riduce a qualcosa di conosciuto e forse prevedibile. In realtà, le fantasie sessuali sono un universo vastissimo, in cui ognuno trova stimoli e piacere in modi diversi. Alcune preferenze possono sembrare un po' insolite solo perché meno raccontate o conosciute, ma non per questo sono meno diffuse o importanti. Tra queste c'è l'auralismo, un interesse che lega il piacere sessuale ai suoni, che possono essere parole, musica, ma anche rumori particolari. Ne abbiamo parlato insieme al Dott. Antonio Catarinella, psicologo psicoterapeuta specialista in psicologia clinica e consulente delle identità sessuali presso l'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

Che cos'è l'auralismo

Come spiega il dott. Catarinella, "l'auralismo è una preferenza sessuale che riguarda la capacità di trarre eccitazione da tutte le tipologie di suoni. Per esempio, una persona che geme oppure che parla "sporco" (il dirty talking). Si tratta quindi di una sorta di sensibilità erotica dove il canale uditivo diventa proprio la corsia preferenziale per il piacere sessuale".

L'auralismo secondo la psicologia

Può quindi sembrare insolito all'inizio, ma in realtà le origini di questa fantasia sessuale sono radicate nella parte più primitiva del nostro essere. Da un punto di vista biologico, infatti, dobbiamo tenere presente che i suoni hanno un forte potere evocativo. L'udito è uno dei cinque sensi dell'essere umano ed è uno dei più primitivi e più connessi con le nostre aree cerebrali più anziane, tra cui per l'appunto le aree limbiche, quelle deputate alle emozioni e al piacere. Inoltre, un suono, come ad esempio una canzone, può riattivare la nostra memoria e quindi le nostre emozioni, le nostre sensazioni corporee. Nell'auralismo tutto questo meccanismo psicologico si applica semplicemente alla sfera sessuale: il suono diventa una sorta di gancio, un'ancora che richiama l'eccitazione.

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Le sfumature sessuali legate al suono

Parlando di fantasie sessuali, tutto è sicuramente molto soggettivo e soprattutto personale. Le sfumature di questa fantasia sessuale quindi non si possono contare o classificare, perché sicuramente ce ne sfuggirebbe qualcuna. Fa parte dell'auralismo il dirty talking, ovvero tutto quel linguaggio sessualmente esplicito che può in alcune persone aumentare l'intimità e potenziare l'immaginazione. Anche i gesti, quindi gemiti, respiri profondi, sospiri, sono tutte azioni fortemente evocative, che poi in un contesto relazionale attivano una partecipazione emotiva importante. Sicuramente anche gli audio o porno erotici  sono molto presenti e  possono potenziare l'immaginazione. Ci sono anche sfumature dell'auralismo che possono essere viste come un po' più insolite, ma, come spiega il dott. Catarinella, ogni fantasia sessuale ha un suo valore e la sessuologia è fuori da ogni giudizio. Tra queste più insolite, rientrano il ticchettio di tastiere, del mouse, il raschiare delle unghie o anche il fruscio di un tessuto. L'auralismo può arrivare fino a situazioni davvero molto inusuali, come i peti: a volte le persone si eccitano al suono dei peti (personali o di altri), che vengono associati ad un'esperienza molto erotica, personale e forte.

L'importanza del suono tra i partner

"L'auralismo può diventare un linguaggio all'interno della coppia. Condividere i suoni, usare un determinato tono della voce o ascoltare una canzone rafforza sicuramente il legame tra i partner e dà la possibilità di condividere ricordi, momenti intimi e preziosi", spiega il dott. Catarinella. L'ascolto condiviso può stimolare anche l'ormone dell'ossitocina, molto legato all'intimità ed è quindi uno strumento potente, molto usato durante le terapie di coppie con un sessuologo.

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Fantasie sessuali, perché sono ancora un tabù

Le fantasie rappresentano in generale la parte più intima e personale di ogni persona. Eppure, ancora oggi, vengono vissute con timore o pudore, come un vero e proprio tabù. Nonostante la società sembra evolversi verso una maggiore apertura al discorso sessuale, sono ancora tante le persone che si vergognano dei propri desideri e non ne parlano. Ovviamente, questo sentimento di vergogna è stato ed è tutt'ora quotidianamente indagato dai professionisti. Infatti, il dott. Catarinella spiega che il tabù può avere varie nature. C'è un aspetto magari più religioso, sappiamo infatti che la religione separa spesso la sessualità dal piacere sessuale e il sesso viene visto principalmente come uno strumento per la procreazione. Ma anche un aspetto più culturale; ci sono culture che associano desideri non convenzionali al concetto di devianza. E, infine, il tabù può avere radici nel giudizio, personale o altrui: la paura di essere giudicati è uno dei freni più importanti all'esplorazione sessuale.

L'esperto invita quindi ad un approccio sex positive, perché quando si parla di questi concetti un po' insoliti che possono generare un senso di straniamento, bisogna sempre avere un atteggiamento tollerante, in primis forse verso noi stessi e soprattutto verso gli altri.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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