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Come scegliere la crema solare giusta, il dermatologo: “Quella con spf 5 non serve a proteggersi”

La crema solare non impedisce l’abbronzatura, ma è essenziale per proteggere la pelle dai raggi solari. Va scelta in base al proprio fototipo: meglio evitare quelle con spf basso, che secondo il prof. Mercusi sono solo creme idratanti.
Intervista a Prof. Santo Raffaele Mercuri
primario dell’Unità di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele
A cura di Giusy Dente
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Una corretta esposizione al sole prevede sempre l'uso di una protezione solare adeguata al proprio tipo di pelle. In commercio ne esistono tantissime tipologie, ciascuna più adatta a un fototipo piuttosto che all'altro. L'errore più comune è proprio quello di rinunciare alla crema solare: perché si pensa di non averne bisogno, perché si è già abbronzati, perché il sole scotta poco o perché si stanno assumendo degli integratori per l'abbronzatura. Questi ultimi, però, sono soltanto complementari, non sostituiscono affatto la protezione, che resta l'unico vero modo per tenere sotto controllo i danni causati dal sole. Danni sì, ma anche effetti positivi: il sole non va del tutto demonizzato, perché è un amico. Lo ha sottolineato a Fanpage.it il professor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’Unità di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, che ha spiegato come orientarsi nello sconfinato mondo delle creme solari in commercio. In particolare ha specificato di non fare troppo affidamento su quelle con spf basso, che hanno solo potere idratante ma non proteggono adeguatamente.

Che cos'è l'abbronzatura

L'abbronzatura è un sistema di difesa della pelle. Come ha spiegato l'esperto: "Il sole e le altre fonti luminose come le lampade abbronzanti emettono raggi ultravioletti che possono ustionare il tessuto epiteliale. Il sistema della pelle per proteggersi è la produzione di melanina che è un pigmento bruno che viene sintetizzato da cellule specializzate che si chiamano melanociti. Sono responsabili dell'abbronzatura, ossia l'inscurimento della pelle con funzione di filtro solare naturale". Non tutti i soggetti producono la stessa melanina: è una questione genetica. Ciò non toglie che anche i soggetti avvantaggiati, quelli che la producono in abbondanza e dunque si abbronzano facilmente, debbano sempre proteggere la pelle.

Il professor Mercuri, infatti, ha sottolineato: "La quantità di melanina presente nella pelle determina il fototipo di ognuno che viene misurata con una scala. Il valore 1 è la pelle lattea e rossastra con occhi chiari e capelli biondi o rossi. Il valore 6 è la pelle di colore nero con occhi e capelli scuri. Nonostante la melanina, la pelle si scotta comunque con l'esposizione prolungata. Le scottature favoriscono la formazione di rughe e cheratosi che possono evolvere in lesioni pretumorali. Inoltre i raggi solari possono essere coinvolti anche nell'insorgenza del melanoma, il più pericoloso dei tumori cutanei. Quindi bisogna stare attenti quando ci si espone al sole".

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Come scegliere la protezione solare

Esistono diverse tipologie di creme in commercio: diverse per consistenza, ma anche per fototipo di riferimento. È essenziale acquistare un prodotto con fattore di protezione adeguato al fototipo della nostra pelle. Il dermatologo ha spiegato: "Chi ha un fototipo da 4 a 6 può anche limitarsi a fattori protettivi tra 20 e 30, ma chi ha fototipo più basso dovrebbe utilizzare un fattore protettivo elevato, come 50. Tutti i bambini fino a 6 anni dovrebbero utilizzare un filtro solare col massimo valore di protezione: 50+. Le creme con protezione 5 non servono a niente, è crema idratante. Oltre al fattore di protezione esistono anche altri parametri che influiscono sulla scelta del filtro. Innanzitutto la forma: esistono filtri in crema, in latte, emulsione, spray, stick. Latte e crema sono più indicati per la pelle secca, l'emulsione per la pelle grassa. Ci sono anche quelle specifiche per pelle acneica".

C'è poi differenza tra filtro chimico o fisico, ossia: "I filtri solari possono contenere filtri chimici, fisici o entrambi. I filtri fisici contengono sostanze minerali come diossido di titanio e ossido di zinco che riflettono i raggi. Sono utili, soprattutto per chi ha patologie o assume farmaci che vietano l'esposizione al sole. I filtri chimici sono sostanze che neutralizzano gli effetti nocivi dei raggi ultravioletti, che sono meglio graditi cosmeticamente perché non lasciano la patina bianca tipica dei filtri fisici. Comunque la maggior parte delle creme moderne contengono un mix tra due filtri che le rendono meno costose e di più facile assorbimento".

Infine, è bene sfatare un mito: la crema solare non impedisce l'abbronzatura. A tal proposito l'esperto ha ribadito: "Aiuta invece ad avere un'abbronzatura più lenta e progressiva e anche più duratura, poiché impedisce eritemi e scottature che fanno desquamare la pelle".

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Come esporsi correttamente al sole

Detto questo, il sole non va del tutto demonizzato, è sicuramente un amico: "Non dimentichiamo che il sole fa bene: i raggi UVB promuovono la sintesi della vitamina D, la luce visibile ha effetti positivi sulla regolazione del ciclo sonno-veglia e sul nostro anche umore. Pertanto è giusto esporsi al sole, ma con moderazione".

Più che evitare il sole, ciò che bisogna fare è esporsi in modo corretto, seguendo alcune regole: "La regola principale è non esporsi al sole durante le ore più calde: meglio le prime ore del mattino e il tardo pomeriggio, soprattutto i soggetti che hanno fototipo molto chiaro. Bisogna utilizzare sempre la crema solare con fattore protettivo adeguato prima di esporsi al sole e applicarla più volte al giorno se l'esposizione è prolungata: va messa almeno ogni due ore".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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