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Che cos’è la dieta del digiuno intermittente: la segue anche il premier britannico Sunak

Niente cibo dalla domenica pomeriggio al martedì mattina. È questa la particolare abitudine del primo ministro inglese. Che cos’è il digiuno intermittente lo spiega la nutrizionista Bracale.
Intervista a Dott.ssa Renata Bracale
Biologa nutrizionista e docente presso l'Università degli Studi del Molise
A cura di Francesca Parlato
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Sono lontani i tempi delle abbondanti colazioni di Winston Churchill a base di uova, toast al formaggio e succo d'arancia corretto al whiskey. Oggi al numero 10 di Downing Street la settimana inizia col digiuno. Dalla domenica pomeriggio fino all'alba del martedì infatti il premier inglese Rishi Sunak ha l'abitudine di dedicarsi al digiuno. Un'usanza induista? No. Piuttosto una versione del digiuno intermittente. A raccontare di questa particolare abitudine del primo ministro inglese è il Times: una fonte vicina al premier avrebbe rivelato che ogni settimana osserva circa 36 ore di digiuno bevendo soltanto acqua, tè e caffè nero.

La dieta del digiuno intermittente

Grande forza di volontà, determinazione e disciplina: così descrivono il carattere del giovane premier i membri del suo staff. D'altra parte praticare il digiuno non è una roba per tutti. La sua dieta sembrerebbe essere una particolare versione del digiuno intermittente, un protocollo che prevede che il consumo dei pasti sia concentrato (dalla colazione alla cena) in otto ore e che durante il resto della giornata si consumino soltanto acqua, te e bevande non zuccherate o dolcificate. Jennifer Aniston, Gwyneth Paltrow, Elon Musk e il politico di casa nostra Matteo Renzi, da anni si sono dichiarati fan di questo particolare regime dietetico. "A prima vista sembra che Sunak segua la versione 5:2 del digiuno intermittente. Ovvero 5 giorni di alimentazione e 2 di digiuno – spiega a Fanpage.it la biologa e nutrizionista Renata Bracale – In generale questo tipo di protocollo è in grado di promuovere una perdita di peso e di migliorare il metabolismo, anche se gli studi sono ancora in corso. Il digiuno intermittente sarebbe in grado di innescare anche l'autofagia, ovvero un meccanismo attraverso il quale le cellule dell'organismo ‘cannibalizzano' alcune componenti inutilizzate ricavandone energia e liberandosi così di scarti cellulari potenzialmente dannosi".

Il digiuno aguzza l'ingegno?

E se la dieta del digiuno intermittente fosse anche uno strumento per migliorare le funzioni cognitive, per arrivare più in forma alla Camera dei Lord o ai vertici internazionali? "Parafrasando un vecchio detto – sostiene Bracale – potremmo dire che la fame aguzza l'ingegno. Dei primi studi infatti ci dicono che il digiuno prolungato può apportare dei benefici al nostro cervello rendendolo più agile ed energico, ma per ora si tratta di ricerche fatte solo sugli animali". Il digiuno comunque non è per tutti. E prima di sperimentare il metodo Sunak è bene rivolgersi al proprio medico. "Donne incinte, bambini, persone affette da determinate patologie, è bene che evitino il fai da te e che non si avventurino in questo tipo di diete".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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