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Le reginette di bellezza si dimettono: denunciano un sistema tossico che minaccia la salute

Miss USA 2023 e Miss Teen USA 2023 hanno riconsegnato la corona denunciando il sistema dei concorsi di bellezza, dove si respirerebbe un clima non molto sereno.
A cura di Giusy Dente
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Instagram @noeliavoigt
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Le dimissioni di Noelia Voigt e UmaSofia Srivastava, rispettivamente Miss USA 2023 e Miss Teen USA 2023, sono arrivate a pochi giorni di distanza. La decisione delle due reginette di bellezza ha suscitato molto scalpore, anche perché nessuna delle due ha chiarito in modo ufficiale i motivi della scelta, ma entrambe hanno fatto riferimento al desiderio di voler tutelare la salute mentale, un aspetto troppo compromesso dalla vita frenetica di Miss e con scarso sostegno da parte degli organizzatori. Cosa nasconde questo sistema dei concorsi di bellezza?

Le Miss riconsegnano la corona

Noelia Voigh nel novembre del 2023 ha conquistato la vittoria di Miss USA. A distanza di pochi mesi ha stupito la decisione della giovane venezuelana di fare un passo indietro. Ha scelto di riconsegnare corona e scettro, di presentare le dimissioni da rappresentante ufficiale del Paese a stelle e strisce nell'avventura a Miss Universo. In un lungo post su Instagram ha vagamente chiarito la sua posizione scrivendo:

Nella vita attribuisco un grande valore all'importanza di prendere le decisioni migliori per sé e per la propria salute mentale. Il mio percorso come Miss USA è stato incredibilmente significativo, rappresentando con orgoglio lo Utah e successivamente gli Stati Uniti a Miss Universo. Ho preso una difficile decisione. Questo è solo l’inizio di un nuovo capitolo per me. La mia speranza è di continuare a ispirare gli altri a rimanere saldi, a dare priorità alla propria salute mentale, a difendere se stessi e gli altri usando la propria voce e a non avere mai paura di ciò che riserva il futuro, anche se sembra incerto.

Qualcosa di simile ha fatto anche Umasofia Srivastava, che rappresentava il New Jersey a Miss Teen USA. La sedicenne ha rilasciato una dichiarazione su Instagram affermando che i suoi valori personali ad oggi non sono più completamente in linea con quelli dell'organizzazione.

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Luci e ombre nella vita delle reginette di bellezza

La CNN ha indagato meglio sulla questione. Interrogando gli addetti ai lavori è emerso un quadro poco idilliaco: ambiente di lavoro ostile, scarsa tutela della salute mentale e fisica. Sarebbe stato questo quadro di tossicità a portare Voight alla fatidica decisione. Gli organizzatori di Miss USA, dopo il suo annuncio, si sono limitati a una dichiarazione sintetica:

Rispettiamo e sosteniamo la decisione di Noelia di dimettersi dalle sue funzioni. Il benessere dei nostri titolari è una priorità assoluta e comprendiamo la sua necessità di dare la priorità a se stessa in questo momento.

L'organizzazione non ha risposto alla richiesta della CNN di ulteriori commenti. In compenso, si sono levate molte voci a sostegno della reginetta di bellezza. Le hanno espresso solidarietà alcune delle colleghe che avevano gareggiato insieme a lei per Miss USA, tra cui Jordyn Ashlee McKey (Miss North Carolina USA 2023), Alexis Loomans (Miss Wisconsin USA 2023) e Rachelle di Stasio (Miss New York USA). Le tre sui social si sono rivolte all'organizzazione chiedendo di svincolare la Miss dalla clausola di riservatezza del suo contratto, così da renderla libera di parlare delle sue esperienze e del suo tempo come Miss USA. Proprio questo vincolo di non divulgazione impedirebbe, ad oggi, a Noelia Voight di parlare liberamente di ciò che le ha fatto maturare la decisione. Ecco perché né lei né Srivastava hanno rivelato pubblicamente i dettagli su ciò che le ha portati a dimettersi.

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Nella lettera di dimissioni fornita da Miss USA all’organizzazione, giunta nelle mani della CNN, Noelia Voight ha delineato una serie di preoccupazioni sulla sua salute, ma ha anche denunciato alcune carenze gestionali. Ha descritto un ambiente di lavoro tossico, episodi di bullismo e molestie. Ha accusato l'amministratore delegato del concorso, Laylah Rose, di diffamazione: l'avrebbe definita con l'espressione "malata di mente". Ha poi parlato di un continuo linguaggio aggressivo nei suoi confronti, di scarsa chiarezza sulle sue responsabilità in quanto rappresentante degli usa. Secondo il documento sarebbe stata costantemente minacciata di azioni disciplinari, inclusa la privazione dello stipendio. Secondo la lettera di Voigt, in sistema starebbe "costruendo attivamente una cultura di paura e controllo, l'antitesi dell'emancipazione delle donne, che è pericolosa per i futuri titolari e dipendenti". Ovviamente ha spiegato di non poter dire di più, perché messa a tacere da condizioni contrattuali.

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Denise White, rappresentante delle pubbliche relazioni sia per Srivastava che per Voigt, in un'intervista telefonica alla CNN ha detto:

Ciò a cui ho assistito e visto sono molestie, un ambiente di lavoro tossico e bullismo. Entrambe le ragazze cercavano sempre di risolvere qualsiasi problema in silenzio dietro le quinte. Il fatto che Miss Universe Organization non abbia nemmeno risposto alle dimissioni di Noelia a questo punto è solo ostruzionismo. Non c'è da stupirsi che le cose stiano andando a rotoli. Perché nessuno sa cosa fare.

Alle voci di Voigt, White e Srivastava si è aggiunta quella dell'ex direttrice dei social media di Miss USA, Claudia Engelhardt: anche lei si è dimessa nei giorni scorsi. In un post su Instagram ha affermato di aver lavorato senza retribuzione per due mesi dopo essere stata assunta, di aver notato un peggioramento nella salute mentale di Voigt e di aver assistito a mancanza di rispetto verso Srivastava e i membri della sua famiglia. Ora il testimone, anzi la corona, passa nelle mani di Savannah Gankiewicz (Miss Hawaii 2023): è stata incoronata ufficialmente il 15 maggio.

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