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Olly, da TikTok a Sanremo e il successo di Polvere: “Ho imparato che devo sentirmi all’altezza”

Dalle origini genovesi all’esperienza sanremese, dall’album al tour, da L’anima balla a Polvere e i balletti su TikTok: Olly si racconta a Fanpage.it rispondendo alle domande di Google che lo riguardano.
A cura di Giusy Dente
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Dopo la vetrina di Sanremo Giovani, dove si è fatto notare con "L’anima balla", Olly ha partecipato al Festival di Sanremo 2023 con il brano "Polvere", classificandosi 24esimo. Il giovane artista ligure (il cui vero nome è Federico Olivieri) è stato molto apprezzato per la sua performance, a cui ha affiancato un'esibizione al fianco di Lorella Cuccarini nella serata dedicata alle cover, sulle note di "La notte vola". L'esperienza sanremese, la vita privata (è single), gli inizi nel mondo della musica, le origini liguri, i concerti: di questo e molto altro ha parlato con Fanpage.it, rispondendo alle domande più gettonate che dei fan, per sapere tutto su di lui.

Chi è Olly

Il nome di Olly non era tra quelli più noti, tra i partecipanti al Festival di Sanremo 2023. Eppure il pubblico ha avuto modo di conoscere e apprezzare questo giovane artista con così tanta voglia di fare e tanta passione per la musica. Le canzoni sono il suo mondo, ai microfoni di Fanpage.it le ha definite la sua vocazione. In nome di questo amore si è trasferito a Milano, lasciando la sua Genova, città a cui è legatissimo. Il nome Olly è un nome d'arte: deriva dal cognome Olivieri e ha spiegato che era il soprannome che gli avevano dato gli amici quando da piccolo giocava a rugby. È anche il modo in cui sua madre chiamava suo padre. Olly ha un ottimo rapporto con i genitori e la famiglia, che gli manca molto quando è lontano: "Ci siamo sempre detti tutto: non esiste la famiglia del Mulino Bianco, ma è una famiglia in cui si sta bene".

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Olly tra belletti sui social e vocazione per la musica

Come ogni ragazzo della sua età, Olly (che ha 21 anni) è molto attivo sui social. Ma usa in modo diverso Instagram e Tiktok, ha trovato il modo di sfruttarli entrambi. Ha spiegato: "Instagram è il canale in cui sono tendenzialmente più serio, è un po' il portfolio. TikTok faccio ironia, faccio balletti: cerco di essere me stesso, faccio lo scemo. Quindi Instagram serio, TikTok stupidino". Il 21enne è molto focalizzato sulla sua vera passione: la musica. Più che cantante preferisce chiamarsi cantautore: "Da dizionario significa: canta quel che scrive" e si riconosce in questa definizione. Ad aprile porterà la sua musica e i suoi testi in tour, con data zero a Perugia: i concerti di Milano e Roma sono soldout.

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Il suo album è invece già uscito: "Si chiama: Gira, il mondo gira. È un po' tutta la descrizione del mio mondo, di quello che c'è dentro di me, che faccio vedere e che a volte faccio vedere meno. La musica è il mezzo più sincero che ho per comunicare quello che sono. E qui c'è tutto: amore, tristezza, romanticismo, energia". Il disco  ha sonorità differenti che rispecchiano il suo modo di vedere la musica e la sua apertura dal rap al pop: "Nel 2023 fare distinzioni di genere in generale è reato nella musica tanto quanto nella vita. L'importante è che sia musica. Non penso mai costa sto facendo, se è rap o pop: l'importante è fare".

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Il cantautore racconta l'esperienza a Sanremo

Per Olly l'esperienza sul palco dell'Ariston è stata intensa e molto formativa. Tutto è cominciato con Sanremo Giovani e col brano "L'anima balla" a cui è molto affezionato: "È un brano triste, che dovrebbe ispirare a non mollare in un momento di difficoltà, quando c'è una passione forte per qualcosa. È quello che succede costantemente nella vita". Alla gara ha invece portato il brano "Polvere", che gli sta dando tante soddisfazioni: "La gente lo sta capendo più dopo il Festival: se la musica arriva alle persone è quello che conta". Nella serata dedicata alle cover, invece, ha cantato la hit "La notte vola" con Lorella Cuccarini.

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Al Festival di Sanremo Olly ha cercato di dare il massimo e di prendere tutto ciò che questa esperienza poteva dargli: "Bisogna mettersi alla prova, mettersi in dubbio, riguardarsi, risentirsi. È stato un catalizzatore di crescita. Devi metterti in gioco convinto, per tanto tempo, costante, tenere la testa sul pezzo. La cosa più grande che ho imparato è di dovermi sentire all'altezza. Se sono qui è perché me lo merito e devo far valere la mia posizione. Mi ha aiutato con la consapevolezza".

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