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Spread sotto i 400 punti: il “decreto salva Italia” tranquillizza i mercati

Differenziale coi titoli tedeschi mai così basso dal 28 ottobre. Bene anche Piazza Affari che al momento fa segnare un rialzo del 3%.
A cura di Alfonso Biondi
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Operatore di borsa

I mercati salutano con grande favore la manovra da 30 miliardi impacchettata dal governo Monti e il risultato è un calo vertiginoso dello spread. Il differenziale di rendimento tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi è sceso sotto quota 400, attestandosi al momento a 398 punti: mai così basso dallo scorso 28 ottobre. La conseguenza è che il tasso di rendimento dei Btp a 10 anni è ora del 6,18%. Gli investitori dimostrano quindi di avere fiducia nelle misure varate dall'ex rettore della Bocconi e dalla sua squadra: quello che ne deriva è un segnale estremamente incoraggiante non solo per l'Italia, ma per tutta l'Eurozona, investita dalla crisi dei debiti sovrani. Sembrano lontani i tempi in cui lo spread tra Btp e Bund sfiorò il tetto dei 600 punti, ma ora guai ad abbassare la guardia.

Gli occhi sono dei mercati restano puntati anche sull'incontro odierno tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier francese Nicolas Sarkozy. Oggetto dell'incontro saranno una serie di proposte da mettere in piedi in vista del vertice europeo dell'8 e del 9 dicembre. Il tema caldo resta sempre la possibilità di dar vita a un'unione fiscale europea.

Notizie incoraggianti giungono anche da Piazza Affari, che al momento fa segnare un guadagno del 3%. Performance decisamente positive per i titoli Mps (+12,9%), Finmeccanica (+9,86%) e per i titoli bancari Unicredit (+5,49%) e Intesa Sanpaolo (+5%).  Il segno "più" è quello che si ritrova in tutte le principali piazze del Vecchio Continente: Francoforte è rialzo dello 0,78%, Londra dello 0,49%, molto bene anche Madrid e Parigi che guadagnano rispettivamente l'1,53% e l'1,07%. La Germania ha inoltre collocato buoni del tesoro a sei mesi per un ammontare complessivo di 2,675 miliardi di euro. L'euro, infine, recupera terreno nei confronti del dollaro e ora passa di mano a 1,34.

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