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Zverev confessa i suoi problemi e accusa i social: “Quest’anno ho sofferto di depressione”

Il tennista tedesco, numero 3 ATP, dal Roland Garros ha dichiarato che nei mesi scorsi ha sofferto di depressione, pure per colpa dei social network che producono odio.
A cura di Alessio Morra
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Alexander Zverev da tanti anni è uno dei tennisti più forti del mondo. Il tedesco ha vinto tantissimo, in questo 2022 ha la possibilità di diventare anche il numero 1 ATP (è un obiettivo dichiarato) e soprattutto e a caccia del primo titolo Slam. Zverev è noto anche per tanti episodi extra campo poco piacevoli, non ultimo la squalifica rimediata nel torneo di Acapulco, lo scorso febbraio. Ora sta giocando il Roland Garros e il tedesco, inserito nella parte alta del tabellone (la più dura), nella conferenza stampa successiva al successo contro Baez rispondendo a una domanda precisa ha parlato di depressione.

Zverev ha dovuto faticare tantissimo per battere Sebastian Baez, giocatore argentino giovane e di talento che era andato avanti di due set ma che non è riuscito a portare a casa il successo che sarebbe stato pesantissimo. Nella lunga conferenza stampa post-partita, il tedesco ha ricevuto anche una domanda riguardo la salute mentale. Zverev ha risposto dicendo che recentemente si è sentito depresso. "Questo sport dà forti pressioni mentali. Penso che alcuni giocatori ne parlino spesso e siamo più aperti, a me non mi piace farlo. Ma quest'anno ho faticato molto. Sono stato piuttosto depresso a volte".

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Non ha vissuto mesi semplice, nonostante i tanti successi – come quello alle Finals di Torino. L'ATP ha avviato un'indagine su di lui dopo le accuse di violenza domestica da parte della sua ex fidanzata. Mentre a febbraio Zverev è stato squalificato dal torneo di Acapulco per aver distrutto la sua racchetta contro la sedia dell'arbitro. Per questo ha ricevuto una sanzione di otto settimane di stop, ma con la condizionale. Queste situazioni gli danno ulteriore visibilità e tanto ‘odio' social. Quei messaggi, quelli degli haters non sono passati inosservati. E per questo Zverev ritiene che oggi, a causa dei social, la vita sia molto più complicata per i giocatori di vertice: "Siamo costantemente sotto i riflettori. Credo che i giocatori di venti o trenta anni fa non capiscano perché ora ogni singola piccola cosa che fai, c'è una telecamera lì… o c'è qualcuno che ne scriverà. In questi giorni penso che con i social media e molte altre piattaforme ci sia molto più coinvolgimento e molto più odio in corso".

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