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“Ve ne potete andare subito”: Aryna Sabalenka arriva in conferenza e mette le cose in chiaro

Appena arrivata in conferenza stampa dopo aver perso la semifinale a Wimbledon, Aryna Sabalenka prende lei subito la parola. La numero uno al mondo vuole far capire che non succederà nulla di simile a Parigi: “Chi aspetta quello, può andarsene immediatamente”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Aryna Sabalenka stavolta è stata molto attenta alla sua reazione alla sconfitta, dopo aver perso nella semifinale di Wimbledon contro Amanda Anisimova. Per questo la numero uno al mondo si è presa del tempo prima di presentarsi in conferenza stampa, con un obiettivo ben preciso: evitare problemi, polemiche e accuse a causa di parole improvvide che avrebbe potuto pronunciare per la fortissima delusione. Evitare insomma di comportarsi allo stesso modo di Parigi dopo la batosta della finale persa con Coco Gauff, quando si lasciò andare a dichiarazioni non molto sportive nei confronti dell'americana, insistendo che era stata più lei a perdere giocando male che la sua avversaria a meritare, arrivando anche a dire che la Gauff avrebbe perso qualora al suo posto ci fosse stata Iga Swiatek.

Aryna Sabalenka ai giornalisti: "Non vedrete un'altra conferenza come quella del Roland Garros"

E dunque, per far capire a tutti che a questo giro la musica sarebbe stata completamente diversa, la Sabalenka ha messo le cose in chiaro fin dal primo momento: neanche il tempo di sedersi in conferenza ed ecco l'avviso rivolto a tutti i presenti. "Non vedrete una conferenza tipo Roland Garros – ha detto la 27enne bielorussa – Quindi chiunque stesse aspettando quella, può andarsene subito". Parole dette ridendo, a sottolineare anche con la propria espressione che stavolta frustrazione e veleni li aveva lasciati in spogliatoio.

Nessuna ipocrisia, come poi chiarisce la Sabalenka, semplicemente far decantare i pensieri per vedere le cose con più chiarezza: "Voglio dire, perdere fa schifo, ti senti sempre come se volessi morire. Non vuoi più esistere, è la fine della tua vita. Ma poi ti siedi un po' e pensi a cosa avresti potuto fare diversamente nella partita, vedi cose in cui non eri al tuo meglio e vedi che l'altra giocatrice ha giocato molto meglio. Insomma puoi vedere le cose meglio. Ma il primo momento è sempre il peggiore, perché ogni volta che competi in un torneo e arrivi a queste ultime fasi, pensi di essere vicina al tuo sogno, e poi perdi la partita, e ti senti come… ok, questa è la fine".

La numero uno al mondo riconosce i meriti di Amanda Anisimova: "È stata la giocatrice migliore"

Aryna ci tiene a ribadire che "lei è stata una giocatrice migliore, è stata più aggressiva", dando alla Anisimova quei meriti che a Parigi aveva negato alla Gauff (con cui poi si era chiarita di persona proprio a Wimbledon, con tanto di balletto assieme, dopo essersi scusata).

Lo stato d'animo comprensibilmente adesso non può essere dei migliori, visto che per la Sabalenka continua la maledizione di Wimbledon, torneo che non ha mai vinto in carriera: "È dura, ho perso tre semifinali, tre. Poi mi è stato vietato di giocare (nel 2022, per le vicende della guerra in Ucraina, ndr), poi mi sono infortunata (lo scorso anno, costretta al forfait prima dell'inizio del torneo, ndr). Quindi, ho davvero più un rapporto di odio ora con Wimbledon. Ma spero davvero che un giorno lo trasformerò in un rapporto d'amore. Quindi ora è dura, ma non mi arrendo mai, e tornerò più forte sicuramente".

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