Vacherot è in semifinale a Shanghai ma non ci crede: “Che giorno è? Un anno fa stavo sul divano”

Valentin Vacherot sta vivendo un sogno. La vittoria su Holger Rune ha permesso al tennista monegasco di raggiungere per la prima volta la semifinale di un Masters 1000 e di fare il suo esordio nella top 100. Il classe 1998, già certo di diventare almeno il nuovo numero 92 del mondo, è scoppiato a piangere dopo l’ultimo exploit asiatico. Solo lui, infatti, sa cosa ha passato appena un anno fa, quando un infortunio gli aveva impedito di competere a lungo.
Vacherot in semifinale a Shanghai, le lacrime dopo la vittoria con Rune
Ci ha creduto, e alla fine ha avuto la meglio. Altro capolavoro di Vacherot a Shanghai, altro risultato importante ottenuto da sfavorito. Entrato in tabellone come “alternate”, Valentin sta giocando un tennis efficace e produttivo. Dopo aver battuto in tre set Rune, si è lasciato andare a un mix di commozione e incredulità. Accomodatosi in panchina, il tennista del Principato di Monaco è scoppiato a piangere, coprendosi la testa con l’asciugamano.
Le parole di Vacherot, il ricordo degli infortuni
Anche nel suo angolo l’emozione l’ha fatta da padrona. Suo cugino Rinderknech, ancora in gara, è apparso raggiante, mentre il coach si è commosso. Dopo qualche minuto per ritrovare la lucidità, Vacherot ha dovuto sostenere l’intervista in campo, ripercorrendo le tappe di questo finora meraviglioso torneo che gli ha regalato tante soddisfazioni: "Sono riuscito a entrare nel tabellone, ed è una storia incredibile. La vittoria contro Griekspoor mentalmente aveva richiesto tanto, questa ancora di più. Sul match point è stato difficile, ma non pensavo di entrare tra i primi 100″.
Un po’ di confusione per il semifinalista del Masters 1000, sopraffatto dalla felicità: "Ho cercato in settimana di non guardare le classifiche, però l’ho letto da qualche parte che sarei entrato tra i primi 100 in caso di vittoria. È incredibile per me. Non vedo l’ora. Non so neanche che giorno è. Non so quando si gioca la semifinale. Sono così felice. Sto vivendo un sogno".
Il ricordo degli infortuni
E il primo pensiero ora non può che andare a quando non poteva competere, solo un anno fa, a causa degli infortuni. Una soddisfazione enorme: "Non è entrare tra i primi 100, questo è uno step. L’anno scorso per cinque mesi ero infortunato ed ero a 30 punti dai primi 100. Giocavo benissimo. Non avevo punti da difendere, invece ero lì seduto sul divano a guardare i risultati. Purtroppo non ho potuto giocare per il resto dell’anno. Quindi recuperare è sempre difficile. Questa è la maniera più improbabile in cui mi sarei mai immaginato di entrare tra i primi 100 del mondo".
Una soddisfazione in particolare? Quella di aver battuto Rune anche dal punto di vista fisico: "Tallon giocava benissimo dal punto di vista del tennis. Bublik è Bublik, puoi aspettarti da lui qualsiasi colpo. Oggi mi dava l’impressione di essere diverso. Per il 90% degli altri avrei fatto un colpo vincente. Lui vinceva il punto e tirava fuori il passante. Nel secondo set sono riuscito a giocare più libero. Ho servito meglio. Ho giocato bene durante il tie-break. Alla fine la cosa più sorprendente è che l’ho battuto dal punto di vista fisico. È una cosa incredibile".