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Tutto smentito, macché vaccino: “Non è un’opzione per Djokovic, è come un cane che aspetta la lepre”

L’entourage di Novak Djokovic ha smentito con decisione che il campione serbo voglia vaccinarsi per rilanciare la sfida con Rafa Nadal: “Non è un’opzione”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Novak Djokovic rientrerà tra due settimane nel circuito ATP dopo la brutta vicenda che lo ha visto espulso dall'Australia in seguito al suo rifiuto di vaccinarsi ed alla successiva battaglia legale, diventata poi politica, col Governo australiano. Il 34enne campione di Belgrado non ha potuto difendere il titolo vinto lo scorso anno a Melbourne e ha dovuto prendere atto del trionfo del rivale Nadal, che così lo ha staccato in vetta alla classifica all-time dei tornei del Grande Slam vinti in carriera: 21 contro i 20 del serbo e di Federer.

La sfida per decretare chi è il più grande tennista contemporaneo sicuramente alimenta la fiamma che brucia nel cuore di Djokovic, più che mai desideroso di mettere le cose a posto come gli riesce meglio, ovvero con la racchetta in mano. Il rientro avverrà al torneo di Dubai, in programma nella terza settimana di febbraio: il serbo potrà parteciparvi in quanto nell'emirato non è richiesto obbligo di vaccino, ma è chiaro che insistendo con la sua posizione il prosieguo della stagione diventerà uno slalom che potrebbe precludergli altri grandi tornei.

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È questo il motivo per cui secondo l'autore di una sua biografia, il tedesco Daniel Müksch, Djokovic starebbe pensando di vaccinarsi, spinto in tal senso proprio dalla competizione per la gloria eterna con Nadal. Notizia che adesso viene smentita con decisione da persone vicine al tennista serbo, che a Deportes Cuatro hanno assicurato che non solo Nole non ha ricevuto la prima dose di vaccino, ma che non lo farà neanche in futuro.

Djokovic non sa da dove l'autore della sua biografia abbia preso quella storia e chiederà spiegazioni in privato. L'entourage del serbo ha detto a José Manuel Amorós, giornalista di Deportes Cuatro, che "tutto può succedere in futuro, ma ora onestamente non è un'opzione vaccinarsi per Djokovic". Ma c'è di più: il serbo, che sui social si era congratulato con Nadal dicendo di "aver visto cose eccezionali", in realtà non ha visto la finale degli Australian Open e secondo le stesse fonti dice di sentirsi "come un cane che aspetta l'uscita della lepre". Si intuisce che le motivazioni sicuramente non mancano a Nole. Ma non al punto di vaccinarsi…

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