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Tennis scosso da un’altra invasione di campo: donna portata via con la forza, aveva un messaggio

Ancora un’invasione di campo durante una partita di tennis. Una ragazza ha provato in tutti i modi a legarsi alla rete, ma è stata bloccata in tempo. La colluttazione con la sicurezza ha fatto il giro del mondo.
A cura di Marco Beltrami
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La finale del torneo ATP 500 di Halle non passerà alla storia come una delle più combattute. Il numero uno al mondo Medvedev è stato battuto agevolmente in due set dal polacco Hurkacz in un match durato poco più di un'ora. Nelle ore successive al match però si è parlato più di due episodi curiosi, piuttosto che del confronto. Il primo è quello relativo all'uscita di scena anticipata del coach di Medvedev, stizzito dopo l'ennesimo insulto del suo giocatore, il secondo invece riguarda un'invasione di campo. Situazioni di questo tipo stanno diventando frequenti nel mondo del tennis, e cresce la preoccupazione degli addetti ai lavori, per la facilità con cui gli invasori riescono a raggiungere il terreno di gioco.

Nel corso della sfida tra Medvedev e Hurkacz, improvvisamente una ragazza si è alzata dagli spalti e ha iniziato a correre sui gradini, raggiungendo in pochi secondi il terreno di gioco. Dopo aver scavalcato la balaustra, ecco che questa giovane donna ha provato a raggiungere la rete di metà campo. Imbarazzante come la spettatrice non abbia trovato alcun ostacolo umano fino all'ingresso sul palcoscenico principale, con gli addetti ai lavori e il personale di sicurezza assenti o distratti. Questa scena fa il paio, con quanto accaduto poche settimane fa al Roland Garros nella semifinale tra Casper Ruud e Marin Cilic. In quell'occasione una ragazza riuscì a sorprendere tutti, spingendosi fino alla rete dove si legò con una fascetta intorno al collo. Uno shock per giocatori e pubblico, con l'arbitro costretto ad interrompere il gioco. Ci vollero 10′ prima che la ragazza fosse liberata e trasportata di peso fuori dal campo.

Le cose per la ragazza protagonista della nuova invasione sull'erba tedesca non sono andate bene come alla sua collega. Dopo aver provato a legarsi senza fortuna, è intervenuto un addetto ai lavori che l’ha spinta via. A quel punto ecco che la giovane, non ha desistito tentando l’aggancio all’altra estremità, vicino al secondo paletto. Il componente della security, costretto agli straordinari, ha iniziato ad usare la forza trovando l’aiuto di un collega.

I due non senza difficoltà hanno trascinato sull’erba la ragazza, tra cadute e tentativi d’impuntarsi. Una vera e propria goffa lotta fisica, conclusasi con la resa della finta spettatrice che ha provato comunque a mostrare un messaggio presente sulla sua maglietta. Cosa c'era scritto? "Altri 3 anni", come chiarito poi dall'associazione che ha rivendicato l'iniziativa, sottolinenando anche il nome della protagonista, ovvero Lina Eichler. Si tratta di Letzte Generation, gruppo che come Dernière Renovation (che si era preso la responsabilità dell'invasione al Roland Garros), lotta contro i cambiamenti climatici.

Questa la spiegazione dell'appello di Lina ad Halle: "Secondo la scienza, in caso di emergenza climatica mancano solo 3 anni per evitare che miliardi di persone soffrano e muoiano". Quanto accaduto però ha fatto suonare il campanello d'allarme. Non è ammissibile che questi invasori, seppur pacifici, possano raggiungere il campo con questa facilità. Forse sarebbe necessario alzare la soglia di attenzione per impedire episodi ben più gravi, come quello indimenticabile del 1993 quando Monica Seles fu pugnalata alle spalle mentre era in panchina.

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