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Surreale intervista di Rublev a Wimbledon: “Non posso risponderti. Dovrei dire solo parolacce”

Andrey Rublev dopo la vittoria con Harris a Wimbledon si è reso protagonista di un curioso siparietto nell’intervista in campo.
A cura di Marco Beltrami
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Andrey Rublev ha ritrovato il sorriso a Wimbledon. Il tennista russo ha vinto una partita non semplice contro Harris per prendersi un posto nei sedicesimi di finale. Un giocatore che curiosamente il numero 14 al mondo ha affrontato e battuto anche al Roland Garros e che quindi conosce bene. Reduce da un infortunio che lo ha fatto scivolare fino alla 320ª posizione, il sudafricano sta cercando di recuperare terreno. Tra i suoi punti di forza anche il servizio, che ha fatto a tratti impazzire Rublev. Non sono mancati i cattivi pensieri per Andrey, che ne ha parlato poi scherzosamente nell'intervista post-match.

La surreale intervista di Rublev a Wimbledon dopo la vittoria con Harris

Nel primo set, perso poi 7-6, il moscovita ha dovuto faticare e non poco, anche perché il nervosismo si è alzato a livelli di guardia. In pratica Rublev ha ammesso di non sapere che pesci prendere: "È stato difficile fare qualcosa, quasi nessuna possibilità sul suo servizio. E quando uno serve così sull’erba, perdi il primo set e ti passano un sacco di pensieri per la testa che…".

Rublev non vuole dire parolacce in mondovisione

A questo punto l'intervista ha preso una piega surreale, perché l'interlocutrice del vincitore ha provato a fargli dire qualcosa di più: "Dimmi quali pensieri hai avuto". A quel punto, tra un sorriso e l'altro, Rublev ha risposto: "Tu mi hai detto di non imprecare". Mentre il pubblico ha iniziato a ridere, l'intervistatrice divertita non ha mollato la presa: "Usa altre parole, magari". Rublev però non ha ceduto: "No, c'erano solo parolacce pesanti". Discorso chiuso, dunque: "Ah, quello è un problema".

Vincere questo tipo di partite però dà fiducia, e Rublev infatti si è sentito molto bene anche alla luce delle tante eliminazioni a sorpresa: "Sono stato fortunato perché il set più duro è stato il terzo, e sono riuscito a vincerlo, e questo mi ha dato molta fiducia".

Ma alla fine Andrey sembra avere un conto aperto con Harris, che ha già superato a Wimbledon nel 2021 e poi nel Roland Garros di poche settimane fa. Anche qui Rublev ci ha un po' scherzato su: "Non ho niente contro di lui. Però, voglio dire, il Roland Garros è sulla terra battuta, è una superficie diversa. Qui è ancora più pericoloso con il suo servizio. Sulla terra a volte riesci a rispondere. Qui è come… vai a sinistra o a destra come un portiere".

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