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Sinner travolto dalle polemiche per il no alla Davis, ma nel tennis sono altri i trofei che contano

Jannik Sinner dopo il prevedibile no alla Final Eight di Coppa Davis 2025 è stato travolto dalle polemiche. In troppi lo hanno criticato per una scelta che ha una logica chiarissima.
A cura di Alessio Morra
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Eccoci qua, stiamo assistendo a un altro fuoco di fila di critiche (inutili) e di polemiche nei confronti di Jannik Sinner, che come tutti i grandi campioni vive sotto i riflettori e sa benissimo di essere sempre al centro del mirino. Lui tendenzialmente se ne importa poco, va per la sua strada, ma il balletto che da qualche giorno gravita attorno a lui è e resta veramente stucchevole. Dopo i fiumi di parole del passato, le frecciate sono tornate in pole position dopo l'ufficialità della rinuncia alla Coppa Davis 2025, la decisione migliore possibile per chi vuole tornare numero 1 del tennis e vuole continuare a vincere titoli Slam. La Coppa Davis ha il suo peso, ma vale meno della metà della metà di un titolo Slam, e sono quelli che vuole provare a vincere Sinner, che ha bisogno di tutte le sue forze per essere pronto per il 2026.

Alcaraz sì a Bologna e Sinner no

Certo, si dirà: ma a Bologna giocano Alcaraz (numero 1) e Zverev (numero 3). Ma non è la stessa cosa. Perché loro la Davis non l'hanno mai vinta e ora ci proveranno ancora con più forza. L’eccezione è stata la presenza di Sinner alle Final Eight della Davis 2024 non l’assenza a quella del 2025. Giusto dirlo subito.

La rinuncia di Sinner non sorprende affatto chi conosce il tennis, ricordando anche le infinite rinunce di campionissimi del passato, che hanno dato buca alla finale di Coppa Davis, quando all'epoca era un evento diverso, finalissima giocata tre su cinque contro un solo avversario nell'ultimo weekend della stagione, magari fuori casa in autentiche bolgie.

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Il tennis ha le sue regole, è uno sport singolo. Sinner correttamente deve pensare soprattutto a sé stesso. Pure per questo sono altamente pretestuose le critiche per la residenza a Monte Carlo e quelle di chi dice: ‘ma come gioca l'esibizione da 6 milioni di dollari e non gioca la Davis?'.

Sinner deve prepararsi al meglio per la stagione 2026

Saltare la settimana della Final Eight di Davis è importante, anzi è fondamentale per programmare al meglio la stagione 2026. Gli serve un break di un paio di settimane dopo le ATP Finals, che ha vinto un anno fa in carrozza, poi a dicembre sarà già sul campo e in palestra per farsi trovare pronto mentalmente e fisicamente per gli Australian Open, torneo durissimo per tutti, che si gioca con condizioni estreme, tra caldo e vento. Da Melbourne riparte la caccia agli Slam e al numero 1 e per questo la rinuncia alla Davis era inevitabile.

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Giornalista dal 23 gennaio 2012, area sport, in Fanpage.it scrivo di sport (dal calcio al tennis dal nuoto al basket) e di motori (f1 e moto). In passato ho lavorato per ubitennis.com e dream magazine, una rivista che si occupava di spettacolo. Nessun libro pubblicato, anche se in alcuni concorsi letterari ho vinto premi di contorno.
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