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Roland Garros

Sinner sorpreso da una domanda dopo la sconfitta con Alcaraz: “Essendo fuori seduti è un conto…”

Jannik Sinner probabilmente non si aspettava la domanda rivoltagli nella conferenza dopo la semifinale del Roland Garros persa contro Alcaraz, che rimarcava i suoi “tantissimi” errori gratuiti: il campione azzurro ha scosso la testa e poi spiegato come in campo le cose siano diverse da come le vede chi sta fuori.
A cura di Paolo Fiorenza
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Jannik Sinner ha perso la semifinale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz dopo una lotta di cinque set, ma ha dimostrato di poter essere competitivo al massimo livello anche sulla terra rossa, superficie per lui meno congeniale. Il 22enne campione azzurro ha giocato un tennis di altissimo livello, ma di fronte aveva un avversario assatanato, che alla fine ha vinto meritatamente. Sinner è certamente deluso, ma sa di aver fatto una grande partita e probabilmente non si aspettava una domanda rivoltagli nella conferenza post match che rimarcava i suoi "tantissimi" errori gratuiti. "Essendo fuori seduti è un conto…", ha esordito Jannik dopo qualche secondo di esitazione per pesare bene le parole, mentre scuoteva la testa.

"Non possiamo sempre giocare la partita perfetta tutti e due"

Sinner ha poi risposto in maniera articolata, cercando di far capire come in campo vengano vissute partite dal livello elevatissimo e dal peso enorme, con variabili che da fuori non si possono cogliere: "Adesso ti spiego in campo cosa succede. Oggi un filo di vento c'era, magari da fuori non si sentiva. La palla si sente che comunque qualche volta pensi che è lì, invece poi ti arriva là… Con lui ci conosciamo bene, quindi c'è un po' più di tensione, sappiamo quanto importante è la partita, semifinale di un Grande Slam per arrivare tutti e due per la prima volta in finale, tutti e due che siamo giovani, avevamo vinto quattro partite a testa… Tante cose, cioè la scorsa partita è finita al quinto, questa è finita al quinto. È andata così, non possiamo sempre giocare la partita perfetta tutti e due".

"Ovviamente la partita secondo me è sempre di un altissimo livello quando noi giochiamo contro, perché fisicamente siamo messi molto bene, e anche tennisticamente giochiamo molto bene, quindi alla fine quando giochiamo contro il livello si alza, però nell'altro senso gli errori ci stanno", ha concluso Sinner.

"Se non sono felice io… vivo una bella vita"

Niente che possa offuscare la serenità dell'altoatesino, che poco prima aveva risposto così ad un'altra domanda sui suoi desideri nella vita ‘reale': "Sono una persona felice, se non sono felice io… Vivo una bella vita, gioco a tennis, mi piace giocare a tennis", aveva detto tra le risate dei presenti, con la spontaneità che lo contraddistingue.

Intanto il suo numero uno è al sicuro, visto lo stop obbligato di Djokovic per l'operazione al ginocchio e il vantaggio sugli altri inseguitori, in primis il ringalluzzito Alcaraz.

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