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Internazionali d'Italia a Roma

Sinner si spoglia e si toglie il dispositivo che ha sulla schiena: Jannik non ce la fa più

Durante il match vinto al torneo di Roma contro de Jong, le telecamere hanno inquadrato Jannik Sinner togliersi la maglietta per sbarazzarsi del top aderente recante un dispositivo sulla schiena: a cosa serve e perché se l’è tolto.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dopo l'esordio vittorioso contro Mariano Navone, Jannik Sinner ha superato anche i sedicesimi del torneo di Roma battendo l'olandese Jesper de Jong in due set. Il numero uno al mondo, al rientro al Foro Italico dopo la squalifica di tre mesi patteggiata con la WADA, sembrava avviato a un successo molto veloce, visto che nel primo set era volato 4-1 con due break, ma in quel momento si è vista emergere un po' di ruggine che è assolutamente fisiologica dopo uno stop agonistico così prolungato. Il 23enne altoatesino ha perso a sua volta il servizio due volte, facendosi raggiungere sul 4-4 dall'olandese, poi però ha subito brekkato nuovamente il suo avversario potendo dunque servire per il set dopo il cambio di campo. È stato allora che le telecamere hanno inquadrato Sinner mentre si spogliava per togliersi il top aderente che portava sulla schiena un dispositivo a forma di disco posizionato tra le scapole.

Jannik Sinner si toglie la fascia col GPS durante il match con de Jong a Roma
Jannik Sinner si toglie la fascia col GPS durante il match con de Jong a Roma

Cos'è il dispositivo che Jannik Sinner aveva sulla schiena e perché se l'è tolto

Si tratta di un cardiofrequenzimetro con GPS (un sistema satellitare che localizza un ricevitore sulla Terra, calcolandone posizione, velocità e altitudine), una novità resa possibile da una recente normativa ATP e WTA che consente l'utilizzo di questi dispositivi nei tornei, sia in allenamento che in partita. Il dispositivo, posizionato sulla parte superiore della schiena tramite una fascia aderente, è simile a quelli usati in altri sport come atletica, ciclismo e calcio. Il GPS consente di tracciare con precisione tutti i movimenti in campo di un atleta, monitorando in tempo reale diversi parametri tra cui: chilometri percorsi, velocità, intensità degli sforzi ovvero il rapporto delle azioni con la frequenza cardiaca.

L'adozione del GPS è stata decisa durante lo stop forzato di Sinner dal suo staff, specificatamente dal preparatore Marco Panichi, allo scopo di monitorare con gli strumenti migliori a disposizione dal punto di vista scientifico il suo recupero fisico e la risposta del corpo al ritorno in competizione. La tecnologia consente di confrontare le prestazioni attuali con quelle precedenti alla squalifica, ottimizzando allenamenti e anche strategie sul campo. Jannik già lo aveva utilizzato in allenamento e nel primo match al Foro Italico contro Navone.

Il saluto a rete tra Sinner e de Jong dopo la vittoria del numero uno al mondo
Il saluto a rete tra Sinner e de Jong dopo la vittoria del numero uno al mondo

Durante il match contro de Jong, le condizioni ambientali di grande caldo – a differenza della partita con Navone giocata in serata – hanno evidentemente reso disagevole per Sinner indossare il dispositivo sotto la maglietta madida di sudore, visto che lo si può fare solo con quella fascia molto stretta. Non è dato sapere se il maggiore confort dopo essersi liberato del GPS abbia contribuito alla maggiore sicurezza di Jannik da lì in avanti, fatto sta che il numero uno al mondo ha vinto sette dei successivi nove game, chiudendo agevolmente il match 6-4/6-2. Adesso negli ottavi lo attende lo scoglio ben più duro rappresentato dall'argentino Francisco Cerundolo, numero 18 al mondo.

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