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Sinner sa come contrastare Alcaraz: “Ha più armi di me, ma posso raggiungere il suo livello”

Jannik Sinner è sicuramente sulla via giusta per diventare uno dei migliori tennisti al mondo. Ci sono però alcuni punti in cui può migliorare e lui è il primo a riconoscerlo. Sull’altoaltesino peserà il grande confronto con il collega della stessa generazione Alcaraz.
A cura di Enrico Scoccimarro
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Jannik Sinner è sicuramente già un campione, ma può e vuole crescere ancora. Lo ha dimostrato e sta continuando a farlo: ieri al primo turno del Roland Garros ha sconfitto agevolmente, per 3 set a 0, lo statunitense Fratangelo. La sua carriera vive un periodo di crescita per via della sua giovane età e il suo livello è già molto alto, ma ci sono ancora dei piccoli particolari che fanno la differenza se vuoi entrare in top 10 e diventare un fuoriclasse assoluto. Il termine di paragone c'è già e per Sinner probabilmente peserà nei prossimi anni: il giovanissimo talento spagnolo Carlos Alcaraz.

Il tennista altoatesino è il primo a conoscere i punti in cui è migliorato e quelli in cui ha ancora buoni margini. "Sicuramente il servizio è una parte del mio gioco nella quale sono migliorato – ha spiegato l’azzurro al termine del match – anche se ci sono ancora delle partite in cui servo meno bene di altre. L’obiettivo è comunque quello di migliorare ancora e di continuare a lavorare su questo colpo". Sinner come caratteristiche ha un grandissimo rovescio e un notevole timing quando colpisce la palla, che gli permette di chiudere velocemente il punto, ma la battuta non è il solo aspetto in cui il 20enne può fare passi avanti: c'è ad esempio la lucidità nei momenti importanti, quell'esperienza che gli consentirebbe di gestire meglio le partite anche nei momenti di difficoltà, con una buona strategia.

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Se il tennista classe 2001 e dodicesimo nella classifica ATP riuscirà a curare questi aspetti, sicuramente arriverà a giocarsela alla pari con il quasi coetaneo Alcaraz che, nonostante sia quasi due anni più piccolo di lui, sembra già possedere quelle caratteristiche per nulla banali e nella stessa classifica è sesto. Per questo Jannik ha uno stimolo in più ad alzare il suo livello: "Carlos Alcaraz ha più armi di me, ma sento di avere molti margini di miglioramento e di poter crescere anche fisicamente per raggiungere il suo livello".

Dalla sua, tuttavia, l'italiano ha avuto qualche problemino fisico, ma non cerca di sicuro giustificazioni: "I problemi fisici che ho avuto negli ultimi tornei possono sembrare più gravi di quanto in realtà non siano – ha detto a tal proposito – A Indian Wells sono stato male, e può succedere. A Miami ho avuto una vescica come mi era già capitato altre volte. L’unico problema vero è stato a Roma dopo l’ultimo punto del primo set, per cui non sono preoccupato per la mia condizione fisica, mi sento bene".

Ora il futuro prossimo gli presenterà un'altra occasione per mostrare al mondo il suo talento e i progressi già ottenuti. Il prossimo avversario di Sinner a Parigi sarà un altro spagnolo, Roberto Carballes Baena, con cui non si è mai confrontato: "Sarà una palla nuova da imparare, una palla nuova da gestire" ha commentato. L’altoatesino rimane concentrato sul Roland Garros, rinviando ogni pensiero sulla stagione su erba: il suo programma prima di Wimbledon prevede prima Halle, con il Noventi Open e poi probabilmente Eastbourne, con il Nature Valley International: "Dipende da quante partite giocherò ad Halle, ma è un torneo molto vicino a Londra, per cui non c’è problema – ha concluso – speriamo di giocare qualche partita sull’erba in più rispetto all’anno scorso".

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