Si ritira Marcus Willis, il maestro di tennis che sfidò Federer a Wimbledon

Si può scrivere la storia di uno sport anche senza vincere grandi titoli. Quello di Marcus Willis è un nome noto per gli amanti del tennis, nonostante questo ragazzo inglese non abbia avuto una carriera luminosa. Ma la storia che scrisse nell'estate di cinque anni fa è da film. Willis era a un passo dal ritiro, era pronto a diventare un maestro di tennis, ma finì incredibilmente per affrontare Federer a Wimbledon. Ora a 30 anni dice stop e lascia il tennis professionistico.
La meravigliosa storia di Willis: dal ritiro a Wimbledon
Nel 2016, a 26 anni, aveva deciso di mollare la sua carriera professionistica e di ripiegare su un altro lavoro: quello di maestro di tennis, ma negli Stati Uniti. Il trasferimento però dall'Inghilterra a Philadelphia non ci fu grazie a una ragazza, tale Jennifer, si conobbero a un concerto, si fidanzarono e grazie a lei capì che forse era meglio provare ancora con il tennis. Giocò le pre-qualifiche a Wimbledon, supera tre turni ed ebbe la possibilità di giocare le Qualificazioni del torneo di Wimbledon. Era un carneade, in pochi lo conoscevano, batte Sugita (che è diventato top 60) e soprattutto due russi: Rublev e Medvedv, che ora sono rispettivamente numero 7 e 3 del mondo. Un'impresa assoluta. Il sorteggio lo contrappone al lituano Berankis, che viene spazzato via in tre set.

Il match con Roger Federer
Willis ottiene popolarità mondiale, perché nel secondo turno se la vede nientemeno con Roger Federer, il re del tennis che ha riscritto la storia di questo sport e di Wimbledon. Non sono solo i tabloid inglesi, sempre avidi di storie, raccontano la particolare vicenda di Marcus, che ha la possibilità di scendere in campo sul centrale. Nessun dubbio sul risultato di quell'incontro, Willis perde tre set a zero con Federer, che fu costretto a fermarsi poi in semifinale.
Il ritiro di Marcus Willis
Guadagnò 50 mila sterline, che gli servirono per andare a vivere con la sua Jennifer, il salto di qualità poi non seguì. L'inglese fu sfortunato nelle qualificazioni di Wimbledon del 2017 e del 2018 e ora ha detto basta. Ma il suo posto nella storia dello sport l'ha lasciata.
