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Shanghai insostenibile, perché i tennisti si stanno lamentando: “Come fate a farci giocare così?

A Shanghai i tennisti soffrono per caldo e umidità: Medjedovic si sfoga, i casi di Atmane e Fucsovics.
A cura di Marco Beltrami
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Il Masters 1000 di Shanghai sembra essere contraddistinto dalle lamentele dei protagonisti. Sono già diversi i tennisti che hanno sottolineato i problemi legati alle condizioni di gioco, tutt’altro che semplici. Ultimo Hamad Medjedovic, protagonista di una partita turbolenta contro Rinderknech, chiusasi in anticipo per il ritiro del tennista serbo. Anche lui si è unito al coro di chi sostiene che sia quasi impossibile giocare con un caldo e un’umidità soffocanti.

Difficile giocare a Shanghai, i tennisti in difficolta. Il caso di Medjedovic

"Come ci potete far giocare in queste condizioni?". Queste le parole di Medjedovic al giudice di sedia quando si è sottoposto per la prima volta alle cure del fisioterapista per una serie di fastidiose vesciche. Il tennista 22enne ne ha approfittato per sottolineare le sue perplessità sulle condizioni in cui si sta svolgendo il torneo di Shanghai. Temperature superiori ai 31 gradi e umidità oltre l’85% rendono molto complicate le prestazioni dei tennisti.

Con il tetto chiuso, poi, la situazione diventa insostenibile, come sottolineato da Medjedovic che ha denunciato: "Sotto questo tetto non c’è aria. Non c’è aria qui". I giocatori sono costretti a fare in alcuni casi "salti mortali" per poter rendere al meglio. Non è un caso che Hamad sia stato costretto a tornare negli spogliatoi per cambiarsi dopo un break pesante a Rinderknech, che in quel momento è andato su tutte le furie. Questo perché il serbo ha sentito la necessità di porre un freno alla sudorazione, con le gocce che scivolavano pericolosamente anche sul campo rendendolo scivoloso.

I precedenti di Fucsovics e Atmane

Al di là della polemica con l’avversario e del ritiro poi arrivato per problemi alla schiena, è evidente che le condizioni ambientali siano molto particolari. Basti pensare a quanti giocatori hanno avuto difficoltà e stress enorme, sia fisico che mentale, a fronte di questo clima tutt’altro che favorevole. Un esempio su tutti è quello di Atmane, anche lui costretto al ritiro per un colpo di calore molto pesante che gli ha causato non pochi problemi, o di Fucsovics, letteralmente crollato e poi costretto ad alzare bandiera bianca.

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