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Raducanu piange disperata dopo il ritiro, ha individuato il colpevole: “È fuori dal mio controllo”

Emma Raducanu costretta al ritiro dopo una caduta ad Auckland è a rischio per gli Australian Open. Ennesimo infortunio per la giocatrice britannica, che però questa volta ha individuato il colpevole: dito puntato contro gli organizzatori.
A cura di Marco Beltrami
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Se il buongiorno si vede dal mattino, allora Emma Raducanu fa bene a disperarsi. La giovane tennista britannica è stata costretta al ritiro nel torneo di Auckland a causa di un infortunio all'inizio del terzo set. Una maledizione quella della vincitrice degli US Open 2021 che al contrario delle altre volte in questa occasione si è lasciata andare alla rabbia, e ha individuato il colpevole.

Sembrava in totale controllo del match Emma scivolata al numero 78 della classifica WTA. Dopo aver vinto per il primo set 6-0, la classe 2002 nata a Toronto ha incassato il ritorno di Kuzmova che si è imposta 7-5. Il patatrac è arrivato sul 5-5 nel secondo parziale, quando è scivolata mentre cambiava bruscamente direzione. Ecco allora il solito copione, con l'intervento del fisioterapista che le ha fasciato la caviglia sinistra. Inutile il tentativo di tornare a lottare per Raducanu: troppo dolore all'articolazione e inevitabile ritiro, con le lacrime che hanno iniziato a rigare il suo viso. Un mix di delusione e rabbia per la povera Emma che ha lasciato il campo in lacrime nel silenzio dell'impianto deserto.

Per la quinta volta in dodici mesi, Raducano non è riuscita a completare una partita. Una mazzata visto che c'erano grandi aspettative dopo una stagione rovinata dal Covid, e dopo una preparazione con l'ex guru del fitness di Andy Murray, Jez Green, aggiunto al suo staff. E invece ecco il nuovo stop che rischia di compromettere anche la sua partecipazione al primo Slam stagionale, gli Australian Open che inizieranno tra 11 giorni. Facile capire la rabbia di Emma che però se l'è presa questa volta con gli organizzatori del torneo di Auckland.

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Il motivo è legato al campo troppo scivoloso. Dopo la pioggia degli ultimi giorni, si è deciso di spostare i match al coperto e senza spettatori. Qui però l'umidità non è stata tenuta nella giusta considerazione, e secondo la Raducanu, le ha fatto perdere l'equilibrio. Forti critiche dunque per il torneo e per le superfici indoor, di emergenza: "Alcuni aspetti si potevano organizzare meglio. È fuori dal mio controllo e dopo una giornata molto lunga di attesa. Ma valuteremo nei prossimi giorni e vedremo quali sono i prossimi passi. È difficile da accettare. Ho svolto molto lavoro fisico negli ultimi mesi e mi sentivo bene, ottimista. Essere fermata da uno strano infortunio, e da una torsione della caviglia è piuttosto deludente, anche nella prima settimana. Pensavo di giocare a tennis abbastanza bene". E ora non resta che incrociare le dita in vista del primo Slam 2023, per una Raducanu che non sa più cosa fare per uscire da questo tunnel di sfortuna.

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