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Perché nel tennis sono spariti i campi in moquette, la superficie più pericolosa al mondo

Oltre a cemento, terra battuta ed erba, i tennisti si davano battaglia anche sui campi in moquette. Il tappeto però è stato cancellato nel 2009 dall’ATP.
A cura di Marco Beltrami
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Quante e quali sono le superfici ufficiali per i campi da tennis previste dall'ATP? Non è certo un mistero il fatto che i tennisti professionisti si sfidino su campi in cemento, terra battuta ed erba. Eppure non è stato sempre così visto che in passato c'era anche un altro tipo di manto su cui i campioni della racchetta si muovevano. dandosi battaglia. Stiamo parlando della moquette, che è stata però rimossa dalle autorità del tennis nel 2009.

Fino a quell'anno dunque erano in programma nel calendario del circuito anche tornei sulla moquette, conosciuta anche come tappeto. Si trattava di una superficie composta da polipropilene e nylon, facile da installare e da rimuovere all'occorrenza all'interno di palazzetti dello sport o strutture coperte. Erano diversi gli appuntamenti che vedevano i giocatori impegnati su questi campi come: Parigi Bercy, Mosca, Basilea, Milano e persino le finals ATP che si sono svolte anche in luoghi non inizialmente progettati per il tennis.

Quali sono le caratteristiche di questo tipo di campi? La moquette è una superficie morbida e veloce, con un rimbalzo medio-basso che favorisce dunque i giocatori d'attacco. Sul tappeto dunque si trovano meglio quei tennisti abili anche sull'erba, con un servizio potente e abili a rete. Sono stati proprio loro a lamentarsi della soppressione di questo tipo di campo nel 2009. D'altronde in Coppa Davis quando il Paese ospitante doveva scegliere la sede degli incontri optava anche per la moquette nel caso in cui gli avversari fossero meno "avvezzi" a questo tipo di campo, rispetto ai propri rappresentanti.

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Il motivo di questa scelta? L'ATP si giustificò spiegando che la moquette provocava più infortuni tra i tennisti e che non era adatto a un circuito sempre più affollato di tornei. Sul tappeto scivolare non è semplice e il rischio di gravi infortuni, soprattutto alle articolazioni è molto alto. A quanto pare sono stati tanti i giocatori che hanno giovato dell'assenza della moquette, con le carriere che si sono allungate e non poco.

Djokovic e Nadal per esempio hanno sempre cercato di evitare gli appuntamenti sulla moquette. Nel panorama femminile invece il tappeto ha resistito per altri dieci anni, con l'ultimo torneo che è stato quello del Quebec nel 2018. A livello Challenger (il circuito inferiore) rimangono ancora due eventi in programma sul tappeto, ovvero Ismaining ed Eckental. Un Paese in cui sono tantissimi i campi con questa superficie è sicuramente il Giappone, dove però si trovano all'aperto con il nome di Omnicourt.

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