video suggerito
video suggerito

Perché Jannik Sinner ha scelto di restare in silenzio sui social dopo la morte di Pietrangeli

Solo chi non conosce le abitudini del campione di tennis, il suo approccio con gli strumenti della comunicazione, può stupirsi di una cosa del genere. Jannik ha preferito esprimere cordoglio alla famiglia in forma privata.
A cura di Maurizio De Santis
105 CONDIVISIONI
Immagine

Jannik Sinner ha fatto le condoglianze alla famiglia di Nicola Pietrangeli in forma riservata. Ha preferito esprimere così dolore e affetto per la morte dell'ex campione che ha scritto la storia del tennis italiano: non ha utilizzato i social, di cui abitualmente si serve per una comunicazione di tipo "istituzionale", ma ne ha scelto una privata. Con buona pace di quanti, tenendo sotto controllo i suoi profili, si chiedevano perché non avesse scritto ancora nulla né dedicato almeno un messaggio all'ex giocatore. Non c'è alcun presunto risentimento rispetto a opinioni del passato (compreso quella più recente sulla Coppa Davis), non è una mancanza di rispetto. Nulla.

Perché Sinner usa i social solo per comunicazioni istituzionali

Solo chi non conosce le abitudini dell'alto-atesino, il suo approccio con gli strumenti dei nuovi media, la gestione molto accorta della propria immagine di sportivo che non deve mescolarsi con la vita privata, da trattare con la massima riservatezza, può stupirsi di una cosa del genere.

Perché Sinner avrebbe dovuto editare per forza una frase e poi condividerla in pubblico? Così facendo il suo cordoglio sarebbe stato più credibile solo perché è quel che tutti si aspettano? No, di certo. Come si dice: la vera trasgressione, l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale in un mondo in cui se non metti tutto in piazza non esisti oppure sembri obbligato a farlo perché sei forte e noto. Jannik è esattamente agli antipodi di questa visione della quotidianità. "Essere famoso per il gusto di esserlo non mi interessa". Lo ha spiegato lui stesso più volte e i diversi momenti della sua carriera, soprattutto quando la sua popolarità è esplosa di pari passo ai risultati del campo.

Immagine

Basta dare un'occhiata a cosa c'è su Instagram o su X: immagini delle sue partite, dei suoi trionfi, momenti direttamente legati al suo mondo del tennis oppure post che hanno una matrice commerciale. Stop. Chi si aspetta di trovare qualche riferimento che va oltre questa linea di confine molto ben marcata può solo restare deluso, non ha capito qual è la persona che ha di fronte e, soprattutto, ignora qual è la considerazione che ha della dimensione social. "Quello che è certo è che non condividerò mai nulla della mia vita privata. Le reti possono essere molto pericolose, bisogna stare attenti".

Jannik e la massima discrezione nella gestione della vita privata

Che vinca o perda, nulla cambia. Sinner si allena e lavoro sodo per restare competitivo, onora il padre e la madre (che ha più volte ringraziato pubblicamente per i sacrifici fatti e ne ha elogiato l'educazione che gli hanno impartito), gioca e poi… e poi ha una vita al di fuori dei campi di tennis che riguarda solo se stesso e quelle persone che ritiene effettivamente (e affettivamente) più vicine. "Che io sia seguito da milioni di persone o solo da poche decine, avrò sempre le poche persone che contano davvero, che amo e alle quali sarò sempre fedele", disse qualche anno fa. E da allora nulla è cambiato. Ad avere il suo numero di telefono sono pochissime persone che rientrano in una cerchia molto ristretta e selezionata di contatti, amicizie sincere. Nella buona e nella cattiva sorte Jannik è così. E forse è (anche) questa la sua forza.

105 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views