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Perché adesso Djokovic in Serbia è considerato “un traditore e un falso patriota” dal governo

Il campione balcanico ha deciso di trasferirsi in Grecia e portare con sé anche la sua famiglia. Il Belgrado Open, di cui il fratello è organizzatore, si svolgerà ad Atene e non in Serbia. Cosa c’è dietro queste scelte estreme?
A cura di Maurizio De Santis
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Novak Djokovic non è più un "eroe nazionale" in Serbia ma un "traditore". E la decisione di allontanarsi dal Paese balcanico per trasferirsi in Grecia non ha fatto altro che alimentare la pressione mediatica nei suoi confronti da parte del governo Vukic, per il quale il 28enne campione non è più un'icona ma una sorta di "cattivo maestro". È ad Atene (a Glyfada, un esclusivo quartiere costiero a sud della metropoli) che Nole ha deciso di iscrivere i figli a una scuola privata. È lì che porterà il torneo Open di Belgrado, in quanto detentore dei diritti del trofeo. È lì che presto aprirà un'accademia per talenti. È lì che ai primi di novembre sarà in campo per la tappa Atp (250) nella capitale. Quella terra è la sua nuova casa, almeno fino a quando in patria le acque non si saranno calmate. È forse fuggito dalla Serbia? La sua scelta è stata raccontata anche così.

Perché in Serbia ce l'hanno con Nole?

Perché ce l'hanno tanto con lui e perché Nole s'è ritagliato questo periodo di esilio? Tutto nasce per il sostegno alle proteste degli studenti contro l'attuale amministrazione nazionale, compresa la richiesta di nuove elezioni politiche. Nemici dello Stato, così sono definite le persone che fanno parte del movimento esploso a novembre scorso quando, a causa del crollo dell'autobus in una stazione ferroviaria di Novi Sad, morirono 16 persone. Fu la classica scintilla che dette fuoco al malcontento più volte espresso, denunciando il clima di (presunta) corruzione che aleggia sul primo ministro e i suoi collaboratori più stretti.

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Il fatto che Djokovic non abbia mai presto le distanze da questa forma di "rivoluzione" pacifica, esprimendo supporto al governo Vukic, è stata motivo perché all'interno delle istituzioni storcessero il muso. Una smorfia che è divenuta disapprovazione manifesta dinanzi ad altri atti del tennista, come quando si presentò a una partita di basket a Belgrado indossando una maglietta che recava la scritta: gli studenti sono campioni. "Storico, magnifico!" furono le parole usate per commentare con entusiasmo il corteo di 300 mila persone scese in piazza nella capitale serba urlando slogan contro il governo.

La decisione di trasferirsi in Grecia per il clima ostile in patria

È in seguito al cambio di atteggiamento nei suoi confronti, oltre a una campagna diffamatoria, che Djokovic ha optato per unica soluzione che al momento gli è sembrata migliore: lasciare la Serbia e, complice una serie di contatti con le autorità greche, stabilirsi ad Atene insieme alla famiglia. Non aveva altra scelta rispetto alle accuse di essere un "falso patriota" o addirittura un "sostenitore della violenza" per alcune celebrazioni delle vittorie a Wimbledon ritenute equivoche e troppo "vicine" al filone di contestazione.

Il Belgrado Open si giocherà ad Atene

"Speriamo che nei prossimi anni ci siano condizioni più favorevoli". È così che Djordje, fratello di Djokovic e organizzatore del Belgrado Open, ha motivato l'opportunità di fissare una sede differente per il torneo: ovvero, Atene. Versione confermata dallo stesso Novak che, in una delle conferenze più recenti degli US Open, ha spiegato come la sua famiglia sia stata "costretta" a spostare l'evento agonistico.

Come sarà la vita di Djokovic nella capitale ellenica

Per restare a lungo in Grecia e stare a posto dal punto di vista burocratico, Djokovic ha beneficiato di un permesso di soggiorno speciale chiamato ‘visto d'oro': viene concesso a cittadini extracomunitari che fanno investimenti di un certo tipo nel Paese. Quello di Nole è gestire un'accademia di tennis ad Atene e di allenarsi lì. Il tennista con più titoli del Grande Slam nella storia (24) è di stanza a Glyfada, una delle zone residenziali della capitale che guarda verso il mare. Stefan e Tara, i suoi figli, andranno a scuola in un istituto privato. Nole ha anche annunciato che parteciperà al torneo ATP 250 che si disputerà all'OAKA dal 2 all'8 novembre.

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