Nove tennisti italiani nei primi 100 posti della classifica Atp: è record

Sono ben 9 i tennisti italiani nei primi 100 posti della classifica Atp. A guidare il gruppo è Matteo Berrettini, che occupa il 10° gradino. Occhi puntati anche sui due talenti Sinner e Musetti. Quest’ultimo dopo l’exploit di Acapulco ha fatto un balzo di 26 posti nel ranking diventando il più giovane tennista ad entrare nella top 100.

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A cura di Marco Beltrami

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È un momento d'oro per il tennis italiano. L'ultimo aggiornamento della classifica Atp, ha regalato al Belpaese un record: per la prima volta infatti nella top 100 ci sono nove tennisti azzurri. Un risultato eccezionale, impreziosito dal fatto che due di questi sono degli Under 20, ovvero Sinner e Musetti, con quest'ultimo reduce dall'exploit di Acapulco. Una situazione che non può che alimentare l'ottimismo in vista di un futuro che sembra destinato ad essere roseo.

Giornata dunque storica per il tennis italiano, che si è ritrovato ben 9 giocatori tra i primi 100 del ranking mondiale. Dopo gli ultimi appuntamenti internazionali, come da copione, è stata aggiornata la classifica Atp, e le notizie per i nostri portacolori sono ottime. Il primo giocatore azzurro è Matteo Berrettini che occupa l'ultimo posto della top ten. Alle sue spalle, 7 posti più indietro, troviamo l'esperto Fabio Fognini che anticipa il primo dei due "ragazzini terribili" ovvero Jannik Sinner reduce dalle fatiche di Dubai e 31°. A completare il quadro Sonego (34), Travaglia (70), Caruso (85), Cecchinato (90) e poi l'altra giovane promessa Musetti (94) davanti al "senatore" Seppi (97).

Musetti ha fatto un bel balzo in avanti guadagnando in pochi giorni ben 26 posizioni grazie alla cavalcata di Acapulco, torneo in cui ha battuto Schwartzman, Tiafoe e Dimitrov prima di arrendersi a Tsitsipas. Il talento di Carrara classe 2002 è diventato il più giovane tennista della top 100. Una situazione che conferma il momento positivo del tennis italiano, dopo anni con poche gioie soprattutto a livello maschile. Il vento dunque è cambiato e l'ottimismo è lecito in vista di un futuro in cui i nostri portacolori potrebbero ritrovarsi a fare la voce grossa, lottando per i titoli più prestigiosi.