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Australian Open

McEnroe-Sinner, il sogno può diventare realtà: “Jannik è una spugna, posso aiutarlo”

John McEnroe sembra pronto a dire sì alla possibilità di diventare il supercoach di Sinner per aiutarlo a crescere ulteriormente. Parole di stima da parte della grande gloria.
A cura di Marco Beltrami
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Jannik Sinner ormai non è più una sorpresa. Le doti del tennista italiano numero 10 al mondo sono sotto gli occhi di tutti, e questo avvio di 2022 non fanno che alimentare l'ottimismo per questa stagione appena iniziata. Il talento classe 2001 nei suoi primi due match degli Australian Open non ha concesso nulla agli avversari Sousa e Johnson. Ora al terzo turno c'è un altro avversario ampiamente alla portata, come il giapponese Taro Daniel e poi tra ottavi e quarti, Jannik potrebbe ritrovarsi a fare i conti con De Minaur e soprattutto Tsitsipas. Nel frattempo però, proprio durante i giorni dello Slam australiano, a far discutere oltre alle sue prestazioni in campo, a far chiacchierare sono state le indiscrezioni relative al Supercoach.

È stato lo stesso Sinner ad aprire all'inserimento nel suo staff di un altro elemento, ovvero di un coach di altissimo livello con un possibile passato da top player. Una figura da affiancare al coach di sempre Riccardo Piatti, abile a garantirgli la possibilità di crescere anche a livello di esperienza, attingendo ad un personaggio che conosce bene i campi. Sinner però ha preferito non svelare le sue carte, senza concedere indizi su questo possibile "Mister X", alimentando la curiosità di addetti ai lavori e tifosi.

Chi potrebbe essere dunque il Supercoach? Tutto ha fatto pensare ad un'icona come John McEnroe, capace in carriera di vincere 77 tornei ATP in singolare e altrettanti nel doppio, 7 Slam di singolare, 9 in doppio e 1 in doppio misto. Un personaggio unico, una leggenda anche per i suoi atteggiamenti spesso oltre le righe, e per il suo carisma e temperamento che gli hanno permesso di regalarci rivalità storiche. Proprio Riccardo Piatti in una diretta Facebook di due anni fa aprì ad una collaborazione, con queste parole: "Io e John abbiamo già lavorato insieme quando preparammo la stagione sull’erba di Milos Raonic. È un simpatizzante di Jannik e gli ho mandato un messaggio in cui gli dicevo che fra un anno avrò bisogno di lui".

E il diretto interessato cosa ne pensa? Chiamato in causa durante il classico appuntamento del Cube di Eurosport, John McEnroe, ha ribadito di avere un'altissima opinione di Sinner e soprattutto di essere disposto ad allenarlo, ma ad una condizione quella che sia un lavoro part-time: "Sono disponibile ad un lavoro part-time per aiutare Jannik a diventare un grande giocatore cosa che credo diventerà indipendentemente dal fatto che io lo alleni oppure no".

E a quanto pare i contatti con Riccardo Piatti sono entrati nel vivo, e McEnroe sarebbe felice di mettersi subito a disposizione di un ragazzo che lo ha profondamente colpito, già in tempi non sospetti, ovvero prima che esplodesse: "Ho detto a Riccardo Piatti che se vuole il mio aiuto per questo splendido giocatore italiano, per migliorarlo e aiutarlo a crescere sarei felice. L’ho visto allenarsi lo scorso anno durante l’US Open ed è davvero una spugna". Un riferimento alla sua capacità di apprendere in fretta sicuramente. Il matrimonio si farà.

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