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L’Italia campione di Davis salta l’incontro con Mattarella: “I ragazzi devono andare in vacanza”

Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, spiega perché l’incontro annunciato subito dopo la vittoria della Coppa Davis dovrà essere riprogrammato: “Abbiamo una promessa in sospeso, ci dispiace”.
A cura di Maurizio De Santis
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Jannik Sinner solleva il trofeo della Coppa Davis vinta a Malaga contro l'Australia.
Jannik Sinner solleva il trofeo della Coppa Davis vinta a Malaga contro l'Australia.
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L'Italia che ha conquistato una vittoria storica contro l'Australia, mettendo in bacheca la Coppa Davis dopo 47 anni dal trionfo in Cile, non sarà ospite al Quirinale del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. L'incontro con il Presidente della Repubblica è sì in agenda ma salterà nonostante la "promessa in sospeso" menzionata dal numero uno della Federtennis, Angelo Binaghi. L'appuntamento, che era stato annunciato in quelle ore di euforia ed esaltazione per un successo sotto il segno di Jannik Sinner, dovrà essere rinviato ad altra data.

"Ci dispiace da morire – le parole all'Agenzia Ansa di Binaghi – ma il 21 dicembre non possiamo andare al Quirinale e con il Presidente Mattarella abbiamo una promessa in sospeso. Faremo l'incontro appena possibile". Qual è il motivo della defezione? Gli eroi di Malaga hanno bisogno di un periodo di riposo e la tempistica per goderne, tra una stagione appena conclusa e l'inizio della preparazione per la prossima, è davvero ridotta.

Il post che annunciava l'incontro dei campioni di Davis con il Presidente Mattarella.
Il post che annunciava l'incontro dei campioni di Davis con il Presidente Mattarella.

E dicembre, alla luce degli Australian Open in calendario a gennaio (dal 14 al 28), è l'unica finestra possibile per staccare da tutto. "I ragazzi avevano già programmato le vacanze prima di recarsi in Australia dopo inizia la nuova stagione. Siamo spiacenti verso Mattarella anche perché è stata forte la vicinanza istituzionale per la vittoria conseguita con i messaggi del ministro dello Sport (Andrea Abodi, ndr) e della premier, Giorgia Meloni".

Binaghi cita un precedente e chiarisce da dove nasce quella parola data al Presidente che, almeno per adesso, non sarà possibile onorare. "Quando fui invitato con Matteo Berrettini, fresco finalista di Wimbledon, insieme alla Nazionale che aveva vinto gli Europei di calcio considerai quell'episodio una data storica. E dissi: presto verremo da lei come vincitori e non solo finalisti".

Il momento della premiazione degli Azzurri con l'ex campione, Nicola Pietrangeli.
Il momento della premiazione degli Azzurri con l'ex campione, Nicola Pietrangeli.

In quel presto non è contemplata la data del 21 dicembre. Lo stesso Sinner era rimasto sorpreso quando, in collegamento con ‘Che tempo che fa' è rimasto stupito e imbarazzato per quell'invito di cui era ignaro: "L'ho saputo solo adesso". La ragione è anche un'altra, non è questione di mancanza di rispetto né c'è alcuna intenzione di snobbare un evento del genere. Niente di tutto questo. Anzi, Binaghi usa termini come applicazione, lavoro, metodo per ribadire che dietro quel no doloroso c'è soprattutto un culto del sacrificio e degli allenamenti serrati.

"La stagione del tennis è fatta così – ha aggiunto il presidente della Federtennis – E noi non dobbiamo cambiare di una virgola le nostre abitudini, essere sempre gli stessi, non perderci in passerelle, anche se quella al Quirinale ovviamente non lo è". Dal Quirinale – si apprende attraverso le agenzie – il Presidente della Repubblica ha manifestato il desiderio di incontrarei tennisti per esprimere loro le congratulazioni. Quando? In un giorno da loro scelto, a partire da oggi.

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