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L’inferno vissuto da Barrientos all’ATP Napoli: “Come può succedere tutto questo? Fate qualcosa”

Ancora problemi per il torneo di tennis ATP 250 di Napoli. Questa volta a denunciare e lamentarsi è il doppista Barrientos.
A cura di Marco Beltrami
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Non c'è pace per la tanto attesa Tennis Napoli Cup. Il torneo ATP 250 ha dovuto fare i conti sin dall'inizio con diversi problemi, che purtroppo hanno impedito il regolare svolgimento delle partite. Prima le irregolarità del campo, con bozzi e avallamenti causati dal maltempo dei giorni precedenti con l'inevitabile spostamento delle qualificazioni e del torneo di doppio a Pozzuoli. Dopo il restyling del fondo dell'impianto in cemento di Mergellina, finalmente i tennisti hanno potuto giocare, anche se in serata ecco un nuovo intoppo legato all'umidità: campo troppo scivoloso e match tra Nardi e Moutet sospeso e rinviato, con chiusura anticipata del programma. Tutto qui? Non proprio.

Purtroppo gli inconvenienti per le stelle della racchetta al torneo di tennis di Napoli si sono verificati non solo in occasione di partite e allenamenti. E quanto si evince da una vera e propria denuncia social, presentata dal giocatore colombiano Nicolas Barrientos, esperto specialista del doppio e numero 62 ATP in questa specialità. Il 35enne si è lasciato andare ad un lungo sfogo a suon di tweet, con tanto di video a corredo, chiedendosi come sia possibile che si verifichino certe situazioni in occasione di un torneo di questo livello.

Il borsone di Barrientos a terra
Il borsone di Barrientos a terra

Il riferimento è a quanto accaduto al momento del ritorno in hotel, dopo la partita giocata all'ATP Napoli: "Questo è il colmo. Come può succedere in un ATP 250? Nemmeno in un challenger mi era mai successa una cosa simile, penso forse sia successo al mio compagno di doppio in un challenger organizzato dalla stessa azienda". Entrando nello specifico, Barrientos ha mostrato le condizioni dei suoi bagagli: "Arrivo in albergo dopo aver giocato la mia partita alle 17 e trovo tutti i miei effetti personali e quelli di mia moglie nell'atrio, male imballati, con varie cose sparse per terra".

Il doppista ha ricostruito quanto accaduto, proprio mentre lui giocava: "Controllo la mia e-mail e vedo un'e-mail che è arrivata alle 16:00 mentre stavo giocando, che mi informava che dovevo cambiare nuovamente hotel. Mi avevano già cambiato una volta albergo, il secondo giorno". Una situazione che si va ad unire a quella, legata alle difficoltà logistiche per lo spostamento delle partite: "Penso di non dover nemmeno menzionare il fatto dei campi che tutti conoscono, con qualificazioni e il primo turno di doppio che si sono giocati in un club a 40 minuti dal club ufficiale. Per non parlare del fatto che il torneo ha pochissime macchine e puoi già immaginare quanto sia difficile andare da un posto all'altro. Penso che ci siano incidenti nei tornei che vengono risolti lungo il percorso".

Infine ecco l'affondo, con la richiesta diretta all'ATP Tour, con la speranza che in futuro tutto questo non si replichi: "Niente di tutto ciò è casuale, la scarsa organizzazione e pianificazione di questo torneo ha reso impossibile affrontare ogni problema che si presenta ogni giorno. Spero che l'ATP Tour adotti misure per evitare che i giocatori debbano affrontare queste situazioni. Soprattutto quando lo stesso incidente si ripete nei tornei organizzati dalla stessa società".

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