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Il dramma di Mark Philippoussis, sprofondato in povertà: “Ho chiesto da mangiare ai miei amici”

Mark Philippoussis ex tennista australiano, capace di spingersi fino all’ottava posizione del ranking ATP ha parlato dei momenti difficili della sua carriera. A causa degli infortuni, dei mancati guadagni e delle precedenti spese folli, il classe 1976 ha vissuto un momento di grandissima difficoltà.
A cura di Marco Beltrami
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La carriera di uno sportivo può essere come un viaggio sulle montagne russe. In poco, pochissimo tempo si può passare dalla vetta al punto più basso. Proprio per questo bisogna essere molto attenti nella gestione del proprio patrimonio. Ne sa qualcosa Mark Philippoussis, ex tennista australiano, che ha rivelato recentemente di aver vissuto momenti difficili, culminati nella povertà e nella richiesta d'aiuto agli amici.

Mark Philippoussis in giovane età sembrava destinato a diventare uno dei tennisti più forti del mondo. Una potenza fuori dal comune, oltre ad una buona dose di talento hanno fatto del gigante australiano una sorta di predestinato. In carriera è stato capace di spingersi fino all’8a posizione del ranking, vincendo 11 titoli con il rimpianto delle due finali Slam perse, a Wimbledon e agli US Open. Purtroppo a frenare il suo exploit sono stati i tanti problemi fisici e in particolare al ginocchio, che lo costrinsero anche a diverse operazioni e ad un lungo periodo di stop.

In un reality in onda nel suo Paese, SAS Australia, Philippoussis è tornato a parlare di quei momenti di difficoltà, legati al recupero dal sesto intervento al ginocchio. Il classe 1976 che attualmente si concede ad alcuni tornei d'esibizione tra vecchie glorie, ha rivelato: "Ti senti debole quando ti fai male ma non puoi pensarla così perché devi andare avanti, devi recuperare e stare bene. Sono stato via per qualche mese. Non potevo permettermi molto, ho dovuto chiedere ai miei amici di comprare del cibo".

Una situazione difficile da metabolizzare per l'australiano che ha spiegato: "Quando sei un atleta, l'ultima cosa a cui vuoi pensare è quello che ti dicono sempre: ‘Risparmia per i giorni di pioggia'". A quanto pare però Philippoussis non ha saputo fare di necessità virtù e ha pagato a caro prezzo anche le spese folli degli anni di grazia precedenti: dalla passione per le auto sportive e di lusso, fino a quella per le moto, con una villa di famiglia da 1.3 milioni di dollari.

E pensare che proprio lui non era cresciuto certo nell'oro, con la famiglia che per lui ha fatto tanti sacrifici: "Avevo il sogno di diventare un tennista professionista e la mia famiglia ha messo tutto in gioco. Mio padre aveva un buon lavoro in una banca e si è licenziato perché ha detto voleva aiutarmi a realizzare i miei sogni, quindi ha lasciato i suoi e io ho lavorato molto per realizzare i miei. mangiavamo pasta e cavoli sette giorni su sette, finché non è diventata uno dei miei cibi preferiti. Mia madre diceva che era ‘cibo dei poveri' perché è un piatto semplice. Mi sono vergognato molto perché hanno sacrificato i loro sogni. Ero depresso: non c'è dolore più grande che vedere i miei cari soffrire a causa delle mie azioni".

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