video suggerito
video suggerito
Torneo di Wimbledon 2025

Il coach di Bellucci dopo la vittoria a Wimbledon: “La verità è che sto godendo come un riccio”

L’allenatore del tennista italiano soddisfatto dopo il successo contro Lehecka e la prima qualificazione in carriera del giocatore al terzo turno dello Slam inglese. “Mattia è stato bravo, però si può fare sempre meglio”.
A cura di Maurizio De Santis
211 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La frase che ha usato il coach, Fabio Chiappini, descrive alla perfezione la grande soddisfazione per la vittoria di Mattia Bellucci contro Jiri Lehecka (che al Queen's se l'era giocata contro Alcaraz) e la qualificazione al terzo turno di Wimbledon (dove incontrerà Cameron Norrie). "La verità è che sto godendo come un riccio", sono le parole del tecnico a corredo di un turno straordinario per il 24enne tennista di Busto Arsizio che nel tabellone dello Slam inglese s'è presentato come numero 73 al mondo (ora è 63°) ma in questa edizione iconoclasta (con molti big già fuori) e adesso ha spostato su di sé i riflettori del torneo. "Mattia è stato bravo, certo, però… si può fare sempre meglio. Non mi sorprende quello che ha fatto ma restiamo coi piedi per terra", ha aggiunto con un pizzico di moderazione per il bel traguardo conseguito per la prima volta in carriera dal suo ‘allievo'.

Bellucci non è più una sorpresa e su Sinner ha imparato a dosare le parole

Bellucci non è nuovo a imprese simili. Sotto il fascio di luce sta bene, non c'è imbarazzo che tenga: a febbraio scorso diede una bella lezione a Tsitsipas e mandò in tilt Medvedev nel torneo di Rotterdam; un anno fa sempre sull'erba dell'All England Club sfoderò un colpo che Shelton fece fatica a decifrare. S'è perfino concesso in passato una riflessione su Jannik Sinner che fece discutere sostenendo che non fosse "un alieno" perché "la sua grandezza viene dal lavoro" e che "arrivare dove è arrivato lui si può, lo potrei fare anch'io". Non l'avesse mai detto: si ritrovò i fucili puntati addosso ma quell'episodio lo aiutò a capire quanto è importante "dosare le parole" per non essere male interpretato.

Immagine

I pugni sulle gambe durante i cambi di campo: tecnica psicologica

Bellucci s'incastra perfettamente nel copione di questo Wimbledon che si diverte a sovvertire ogni pronostico. E sa già cosa fare se proprio la concentrazione dovesse fargli difetto col rischio di lasciarsi sopraffare dall'ansia per il risultato: darsi un paio di pugni sulle gambe durante i cambi di campo a mo' di reset per fare un po' di pulizia delle emozioni nocive e non perdere il focus sulla prestazione. "Non è la prima volta che faccio una cosa del genere e con risultati positivi – come riporta tennisitaliano.it -. È un suggerimento che mi è stato dato dallo psicologo, in quei momenti mi aiuta a non pensare al risultato ma soprattutto al mio gioco".

Nel prossimo turno sfida Norrie: "Battuto a Monte Carlo, sull'erba è diverso"

Contro Lehecka è stato perfetto, basterà tutto il campionario esibito anche per tenere testta e battere Norrie? Un asso nella manica alla battuta c'è… magari gli riesce di nuovo quel servizio che a luglio di un anno fa, ad Atlanta, fu micidiale per la traiettoria impazzita della pallina. "Cameron è un giocatore che ho sempre ammirato, a cui mi sono ispirato a lungo. L'ho battuto nelle qualificazioni di Monte Carlo, ma sull'erba sarà diverso. Quanto a me, sto ritrovando il mio gioco e sono molto contento della prestazione".

211 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views