Gli scommettitori del tennis stanno diventando un serio problema anche agli Internazionali di Roma

Il tennis in Italia è attualmente sport nazionale, quasi alla pari del calcio, non solo grazie a Jannik Sinner. Il tennis, non solo in Italia, ma a livello mondiale, ha un grosso problema: le scommesse. Problema che ricade sul capo di tantissimi tennisti, soprattutto quelli che gravitano in posizioni di classifica medio basse che spesso sono vittima di attacchi sui social, anche minacce di morte, e che devono fare i conti sul campo anche con spettatori che, senza vergogna, cercano di incidere sul risultato. Nei tornei minori è la quotidianità, ma anche tornei importanti possono capitare, e capitano, episodi davvero brutti che vedono protagonisti degli scommettitori che fanno un baccano inaudito. Agli Internazionali è accaduto qualcosa del genere durante Popyrin-Taberner.
Popyrin-Taberner diventa un incontro clou a Roma
Le scommesse sono una piaga per il tennis. In milioni scommettono da ogni angolo del mondo, ma naturalmente c'è chi lo fa e si reca in loco per seguire gli incontri. Recentemente a Madrid c'è stato il caos durante Diallo-Majchrzak. Con gli organizzatori che hanno avvisato gli spettatori, anche nei giorni seguenti, che è vietato scommettere durante le partite.
Agli Internazionali d'Italia nel giorno in cui hanno fatto l'esordio in tabellone le teste di serie del torneo maschile c'era tanta attesa. Alcaraz, Musetti e Zverev i big, senza dimenticare Draper e Medvedev. Ma c'è stato un incontro che si è preso una fetta di copertina quello tra Popyrin e Taberner.
E chi l'avrebbe detto? Praticamente nessuno, con tutto il dovuto rispetto per l'australiano e lo spagnolo, confinati su un campo secondario in mattinata. Invece Popyrin-Taberner ha avuto il pubblico delle grandi occasioni. In primis perché a Roma non si trova un biglietto e su ogni campo c'è la folla, ma pure perché evidentemente quella partita faceva gola a chi ama le scommesse. L'australiano sulla terra se la cava, ma non è una specialista, a differenza dello spagnolo, che però nulla è più che un regolarista falloso, numero 139 ATP.
L'errore dell'australiano e le urla belluine degli scommettitori
Popyrin vince 6-1 il primo set. Il secondo è equilibratissimo, 4-4, 5-5, nell'undicesimo game lo spagnolo vince un punto e in quel momento c'è chi fa festa, qualcuno inquadrato pure dalle telecamere impazzisce di gioia. Pure troppo. Perché si esulta a un errore dell'australiano, che manda in rete un rovescio. Popyrin viene offeso, male parole, chissà se le capisce, Taberner esaltato. Chiaramente prove non ce ne sono, ma considerati i precedenti, del tennis e di una serie di tornei in Italia, viene facile da pensare che quei ragazzi beccati pure dalle telecamere avessero puntato i loro soldi sullo spagnolo, che vince il game, poi raggiunge il tie-break ma la perde, e di conseguenza è pure fuori dal torneo. Una brutta immagine.

Il precedente a Roma con Popyrin del 2023
Non è la prima volta che accade qualcosa del genere a Roma. Nel 2023 fu protagonista sempre, il povero, Popyrin che all'epoca giocava le qualificazioni contro Bonadio. L'australiano fu vittima di offese, rumori molesti, urla che avevano lo scopo di innervosirlo. Si innervosì ma ottenne il successo lo stesso e quando concluse il match rispose in modo polemico verso chi lo aveva attaccato. Gli organizzatori presero delle contromisure con degli 007 in borghese che dovevano provare a scovare il gruppetto di scommettitori. Recentemente episodi controversi sono accaduti anche al torneo challenger di Napoli sia durante una partita di Fognini che di Jacopo Berrettini. Ma al di là del singolo evento, è accaduta la stessa cosa al challenger di Madrid lo scorso aprile, quando Gombos perse le staffe, il tennis si trova ovunque ad affrontare problematiche del genere, soprattutto nei primi turni.