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Djokovic trasfigurato in Serbia: diventa una capra scuoiata dai cattivi, è il calvario del GOAT

Il racconto di un Novak Djokovic ‘martire’ per quanto accadutogli in Australia si arricchisce di un’ulteriore puntata: questa è esposta in galleria.
A cura di Paolo Fiorenza
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Novak Djokovic è ormai prossimo al rientro nel circuito dopo la terribile delusione di aver dovuto assistere da lontano al trionfo di Rafa Nadal all'Australian Open, 21simo titolo del Grande Slam vinto dal campione spagnolo, che in questo modo ha staccato nella classifica di tutti i tempi lo stesso serbo e Roger Federer. Djokovic ha trascorso settimane di riflessione e allenamento in patria, circondato dall'affetto e dal sostegno inscalfibile del suo popolo, ma anche dei massimi vertici del Paese, come dimostra l'incontro col presidente serbo Vucic.

Ritrovare le motivazioni dentro se stesso – dopo la mortificante espulsione dall'Australia in seguito all'annullamento del suo visto d'ingresso, a sua volta conseguenza del suo rifiuto di vaccinarsi contro il Covid – è stato il primo passo per rilanciare la sfida al trono di GOAT, acronimo di ‘Greatest of all time', il miglior giocatore di tennis di tutti i tempi, cui Djokovic legittimamente può ambire, palmarès alla mano. E proprio su questo punto negli ultimi giorni è diventato famoso in Serbia un quadro che ritrae Djokovic completamente trasfigurato.

Credit: Subotica.com
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In una galleria d'arte è stato infatti esposto un olio su tela, opera della giovane pittrice Natalija Miskovic. Il dipinto originariamente avrebbe dovuto rappresentare il 34enne campione serbo con una corona e un trofeo, per celebrare l'attesa vittoria – sarebbe stata la decima in carriera a Melbourne – sui campi dell'Australian Open. La defezione forzata di Djokovic al torneo, con conseguente vittoria di Nadal, ha fatto sì che del progetto iniziale restasse solo la corona. Per il resto il tennista è stato raffigurato come se lo avessero scuoiato vivo come una capra, con mani nere – simbolo di malvagità – protese verso di lui a volergli rubare la corona e impedirgli di diventare il miglior giocatore di tennis di sempre. Il riferimento alla capra – goat in inglese – è legato appunto all'acronimo che indica il più grande di sempre.

Una interpretazione in chiave artistica della vicenda che si innesta sulla narrazione che fin dall'inizio in Serbia è stata fatta su un Djokovic ‘martire' delle vessazioni del governo australiano, finito schiacciato in una persecuzione politica. Il campione di Belgrado ha accolto con legittimo piacere questo omaggio, ma adesso dovrà far parlare la racchetta sul campo: è lì che potrà riprendere il cammino verso la gloria eterna, a cominciare dal torneo di Dubai della prossima settimana, a cui dovrebbe partecipare – è regolarmente iscritto – salvo sorprese dell'ultim'ora.

Credit: Subotica.com
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