Djokovic si sente meno amato di Federer e Nadal, ha una teoria: “Non sarei dovuto essere lì”

Novak Djokovic, Roger Federer e Rafa Nadal si sono ritrovati al Roland Garros, insieme al "quarto moschettiere" Andy Murray, in occasione del tributo dedicato al campione spagnolo, a cui è stata intitolata una targa sul campo Philippe Chatrier. Un momento speciale che ha offerto l’occasione per rievocare il passato e le tante battaglie vissute da questi leggendari tennisti. Ma tra loro, c’è chi si è sempre sentito meno amato. Si tratta proprio di Novak Djokovic, che ha anche una sua teoria in merito.
Novak Djokovic e la rivalità con Federer e Nadal
Il 38enne serbo, unico dei Big Three ancora in attività, è il più vincente in termini di Slam: detiene il record assoluto di 24 titoli, davanti ai 22 di Nadal e ai 20 di Federer. Eppure, al di là dei numeri, Djokovic ha ammesso di non essersi mai sentito apprezzato quanto gli altri due. Una percezione che, secondo lui, non dipende solo da alcune scelte discutibili fuori dal campo, come ha raccontato nel podcast Failures of Champions.
"Sono un uomo con molti difetti, questo è chiaro. Ma ho sempre cercato di vivere con il cuore, con buone intenzioni, e di essere semplicemente me stesso", ha detto. Djokovic ha spiegato che all’inizio della carriera si sentiva come il terzo incomodo nella rivalità tra Federer e Nadal: "Mi sentivo come un bambino non voluto. Mi chiedevo perché fosse così. Mi faceva male. Pensavo che, se mi fossi comportato in modo diverso, i tifosi mi avrebbero accettato. Ma non è stato così".
Djokovic spiega perché si è sentito meno amato di Federer e Nadal
Riguardo alla sensazione di essere meno amato rispetto agli altri due fuoriclasse, Djokovic ha aggiunto: "Non sono mai stato amato come Federer e Nadal, perché non sarei dovuto essere lì. Ero il piccolo, il terzo arrivato, che diceva: ‘Diventerò il numero uno’. A molti questo non piaceva.” Molto si è detto sul rapporto tra i tre campioni durante gli anni d’attività, anche con riferimento a presunte tensioni.
Il rapporto di Djokovic con Federer e Nadal
Djokovic ha voluto chiarire: "Solo perché qualcuno è il mio più grande rivale non significa che gli auguri il male, che lo odi o che voglia fargli qualcosa in campo per batterlo. Lottavamo per vincere, e vinceva il migliore. Ho sempre rispettato entrambi. Non ho mai detto una sola parola negativa su di loro, e mai lo farò. Li ho sempre ammirati, e li ammiro ancora. Ma con Nadal c’è sempre stata una sintonia migliore".