Cosa è successo a Sinner nel 1º inspiegabile set contro Paul: “Mi ha sfondato, un pugno in faccia”

Jannik Sinner è in finale a Roma, primo italiano a giocarla dopo 47 anni! Era favorito contro Tommy Paul, doveva vincere e ha vinto, un successo ottenuto in rimonta, dopo un primo set terribile, che lo stesso numero 1 ATP ha definito in modo chiarissimo. Ora però prevale la gioia per il grande traguardo raggiunto, la finale degli Internazionali contro il suo vero rivale: Carlos Alcaraz.
Sinner sorpreso da Paul nel primo set
Sinner è rientrato alla grande, tre partite e tre vittorie, poi ha lasciato un solo game a Ruud, numero 7 del mondo, vincitore a Madrid e specialista del rosso. In molti si aspettavano un trattamento simile per Tommy Paul, che invece è partito a razzo e in 28 minuti è riuscito a vincere il primo set, addirittura per 6-1.
Un risultato netto, inaspettato, che è stato un duro colpo per Jannik, che dopo la semifinale parlando del suo avvio di partita ha dichiarato: "Ho cercato di rimanere mentalmente lì. Le condizioni erano completamente diverse. Oggi ha fatto molto più freddo. La palla è un po' più pesante. Ho faticato un po'. Mi ha subito sfondato, è stato un pugno dritto in faccia. Ma ho cercato di rimanere mentalmente lì. Cercando di capire cosa avrebbe potuto funzionare meglio. Sono rimasto lì nel primo set. Vincere un game per me era molto importante. Il tennis può cambiare in fretta. È quello che ho detto a Casper. Ogni momento è cruciale. Sono molto contento di essere in finale".
Sinner spiega come è cambiata la semifinale con Tommy Paul
Poi il copione cambia e Jannik spiega come è riuscito a portare dalla sua parte la semifinale: "Lui nel primo set ha spinto molto meglio, io nel secondo set mi sono sbloccato un poco, avevo preparato la partita con una tattica che non stava funzionando benissimo, poi l'ho cambiata dal secondo in set in poi. Non sempre i punti importanti sono sul 3-3, 4-4, possono essere anche a inizio set e oggi l'abbiamo visto. Le partite possono cambiare in un attimo, è successo proprio oggi. Sono riuscito a girarla in qualche modo fortunatamente, siamo contenti ma domenica per giocare alla pari devo alzare il livello".

La finale con Alcaraz domenica 18 maggio
Mentre parlando con Sky il numero 1 del mondo del tennis si è già proiettato alla sfida con Alcaraz: "Carlos ha aggiunto sicuramente qualcosa al suo gioco, a 21 o 22 anni si migliora, a prescindere. Sta servendo meglio, fa più cose con più sicurezza. Oggi c'era una partita difficile, perché c'era molto vento. Lui è completo, sa fare tutto. So come imposterà la partita, ci prepariamo al meglio. È già un risultato incredibile essere in finale a Roma, ottimo per me incontrarlo prima di Parigi, è tutto positivo, a prescindere di come andrà".