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Caroline Garcia racconta il lato oscuro del tennis: “Molte partite non valgono la pena di essere vinte”

Caroline Garcia si è lasciata andare a riflessioni pesanti dopo il forfait agli Internazionali di Roma di tennis. Parole che fanno chiarezza su una triste realtà.
A cura di Marco Beltrami
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Caroline Garcia non ci sarà a Roma. La tennista francese che in passato ha raggiunto la 4a posizione del ranking salterà gli Internazionali d'Italia, dovendo fare i conti ancora una volta con gli infortuni. L'ultimo forfait a causa di un problema alla schiena ha portato la giocatrice a lasciarsi andare ad alcune riflessioni sulla necessità di dover spingere il proprio corpo al limite, come impone lo sport di alto livello. Parole embelmatiche: "Forse molte delle vittorie glorificate dalla società non valgono la pena di essere vinte, dopotutto"

La denuncia sui social di Caroline Garcia

Ha pubblicato sui social un vero e proprio sfogo Garcia, vincitrice delle WTA Finals nel 2022, dichiarando di essersi forse spinta troppo oltre nella sua carriera, giocando sul dolore. Caroline ha confessato di essere scesa in campo nonostante un dolore immenso, grazie a farmaci antinfiammatori, iniezioni di corticosteroidi e trattamenti al plasma.

La tennista racconta cosa ha dovuto passare

Situazioni pagate a caro prezzo, sulla lunga distanza, con il fisico che ovviamente poi chiede il conto: "Di recente, mi sono affidato quasi esclusivamente a farmaci antinfiammatori per gestire con successo il dolore alla spalla. Senza di loro, era insopportabile. Negli ultimi mesi, ho ricevuto iniezioni di corticosteroidi, trattamenti al plasma e altri trattamenti solo per continuare a competere".

Suona l'allarme dunque Garcia che si chiede se ne valga la pena: "Mi chiedo, vale davvero la pena spingere il nostro corpo a tali estremi? Sopportare dolori cronici a quarant'anni, conseguenza di anni passati a cercare di superare i limiti atletici, è qualcosa da celebrare o abbiamo collettivamente portato lo sport troppo oltre?".

Il commento che ha spinto Garcia a rompere il silenzio

Forse se tornasse indietro l'attuale 130a giocatrice del ranking non farebbe questi sacrifici: "Guadagnarsi da vivere come atleta è un privilegio incredibile, di cui sono profondamente grata. Ma superare incessantemente i limiti del corpo solo per rimanere competitivi? Forse è un limite che non dovremmo oltrepassare. Forse molte delle vittorie glorificate dalla società non valgono la pena di essere vinte, dopotutto". Qual è stato lo stimolo a pubblicare questi commenti? Proprio l'intervento di un utente che le aveva scritto: "Se volessi davvero farlo, giocheresti nonostante il dolore".

La chiosa di Garcia è perfetta: "Qualcuno mi ha detto questo qualche settimana fa, dopo che gli ho spiegato che non ero pronto per gareggiare. Non è un attacco a nessuno, ma piuttosto una riflessione su una mentalità a cui gli atleti vengono condizionati fin da piccoli: giocare infortunati è in qualche modo onorevole o necessario".

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