Capitan Volandri racconta l’incontro con Sinner a Vienna: “Mi ha parlato della cotoletta”

Questa settimana il circuito del tennis fa tappa in Austria, per il torneo ATP 500 di Vienna: torna in campo Jannik Sinner (oggi contro Altmaier) dopo aver vinto la ricchissima esibizione del Six Kings Slam in Arabia Saudita, e con lui sono impegnati anche i tre singolaristi che il capitano dell'Italia Filippo Volandri ha convocato (assieme ai doppisti Bolelli e Vavassori) per le Finali di Coppa Davis, in programma a Bologna dal 18 al 23 novembre: Musetti (che ieri ha battuto nel primo turno Medjedovic e sta difendendo l'ottavo posto per le ATP Finals), Berrettini (che affronterà Popyrin) e Cobolli (che giocherà con Machac). Anche Volandri è a Vienna e lì ha incontrato Sinner, dopo averne dovuto incassare il rifiuto a venire in nazionale per provare a vincere per la terza volta di fila la Davis. Un faccia a faccia assolutamente cordiale, senza nessun attrito: si è parlato di famiglia e cotolette…
L'incontro tra Volandri e Sinner a Vienna: "Mi ha raccontato della cotoletta che hanno preparato"
"Certo che ci siamo visti e abbracciati – racconta Volandri alla ‘Gazzetta dello Sport' – Abbiamo chiacchierato con il team, con la famiglia. Mi ha raccontato della cotoletta che hanno preparato. C’è grande serenità nei rapporti".

Il 44enne livornese, che punta a fare tris consecutivo di vittorie in Davis pur senza la nostra punta di diamante, non solleva polemiche, anzi lascia la porta aperta a un ripensamento di Sinner ‘last minute', sull'onda della chiamata patria che gli ha sollecitato anche Nicola Pietrangeli ("vedrete che ci farà una sorpresa, io ci spero ancora"), pur sapendo che è quasi impossibile: "Tecnicamente la possibilità di convocarlo c'è, ma quando un team di quel livello prende una decisione di questo genere sulla programmazione poi è difficile cambiare in corsa. Noi restiamo disponibili, la porta è aperta, ma non mi aspetto un cambiamento".
Il capitano dell'Italia capisce perfettamente la scelta di Sinner: "Ha avuto due anni pesantissimi"
Volandri si mette nei panni di Sinner e spiega come la sua decisione di saltare la Davis sia assolutamente comprensibile: "Fa male, ma non è né la prima né l'ultima volta che succede. Capita a tutti i giocatori, anche ai grandissimi. Zverev non l'ha giocata per anni, Federer e Nadal lo stesso. Ci sono stagioni che ti portano ad arrivare in determinati momenti in condizioni fisiche e mentali diverse. Siamo pur sempre a fine stagione, e ogni anno è diverso. Per Jannik questa è stata una stagione particolare. Sono stati due anni pesantissimi per lui per le motivazioni che sappiamo e ha speso tanto anche a livello mentale, ancora più che in campo. Sia lo scorso anno che questo ha finito la stagione spremendo tutto ciò che aveva. Alla Davis ha letteralmente raschiato l'ultima goccia di energia dal barile".

Insomma, nessun dramma dal punto di vista del capitano dell'Italia se Sinner salta un giro di Davis: "Io credo che non si debba per forza giocarla ogni anno. E soprattutto serve una collocazione migliore: non può stare nell'ultima settimana della stagione, quando tutti sono scarichi. Se la consideriamo importante, dobbiamo darle il posto che merita. Il problema è che è un evento ITF in un calendario ATP che non lascia altri spazi".