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Bublik aspettava solo di battere Moutet per vendicarsi, veleno puro: “Dovevo solo punirlo”

Bublik si vendica a Parigi di Moutet dopo averlo battuto. Esultanza provocatoria e dichiarazioni velenose per il tennista kazako che aveva un conto in sospeso.
A cura di Marco Beltrami
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L’attesa per la partita tra Bublik e Moutet a Parigi è stata ben ripagata. Il confronto tra il kazako e il francese, due tra i tennisti più imprevedibili e spettacolari del circuito, è stato divertente e ha confermato le aspettative di chi si attendeva qualche strascico dopo il pesante litigio dello scorso marzo. A vincere è stato Bublik, che non vedeva l’ora di sbeffeggiare lo sconfitto e di prendersi la rivincita.

Bublik batte Moutet e poi si scatena, che vendetta per il kazako

Lo ha fatto in modo velenoso Sasha, imponendosi 6-3, 7-5. Al momento dei saluti c’è stata la stretta di mano, con Bublik che ha sussurrato qualcosa al taciturno e deluso padrone di casa. Cosa ha detto? Difficile dirlo con certezza, anche se dal labiale sembra che oltre al classico “thank you” ci sia un “continue”, probabile riferimento alla prosecuzione della sua avventura nel Masters 1000.

I dubbi sono stati in parte sciolti poco dopo, quando è arrivato il momento della dedica sulla telecamera. Il kazako ha scritto con il pennarello: Sulla via di casa”. Il senso della frase è stato chiarito nella successiva intervista in campo: "Ovviamente lui ha parlato troppo prima della partita, sai, ha parlato troppo e io dovevo solo punirlo, non avevo altra scelta. Ha detto che avrebbe fatto di tutto per mandarmi a casa, quindi è bello che viva a Parigi — non è troppo lontano in taxi, sai".

La risposta di Moutet non si è fatta attendere in sala stampa: "Oggi ho cercato di concentrarmi su me stesso. Non credo fosse una questione personale. Gli piace prendere in giro i giocatori. Non so cosa vi aspettate da me. Alcuni parlano, altri no. Immagino che lui faccia parte della prima categoria. Ama scontrarsi verbalmente con le persone. Non mi piace questo genere di cose. Quando le cose vanno oltre le parole, so come si comportano le persone e so che tipo di personaggio è, a prescindere da quello che viene mostrato dai media. Quindi non serve a niente parlare dietro il microfono. È abbastanza bravo da farlo da solo. Lo lascerò fare a lui".

Cosa successe tra Bublik e Moutet a marzo

Molto velenoso dunque Bublik, che ha dato seguito all’episodio del Challenger di Phoenix, dove tra i due volarono stracci. I due, dal carattere molto particolare, entrarono in rotta di collisione già durante quel match. Nel finale, infatti, Moutet si lamentò di non essere pronto a rispondere, nonostante Bublik si stesse già preparando a servire. La risposta di quest’ultimo? "Non me ne frega un ca…".

Alla stretta di mano arrivò poi il duello rusticano, con la rissa solo sfiorata e l’invito di Bublik a Moutet a “vedersi fuori”. Una questione mai chiusa, alimentata anche dalle successive dichiarazioni piccate di entrambi. Ora, la resa dei conti è arrivata dopo un match spettacolare e ricco di colpi di classe. Alla fine, a spuntarla è stato Sascha, che ha trovato anche il modo di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

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