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Miami Open 2024 di tennis

Berrettini spiega cosa gli è successo a Miami: “Mi sono svegliato strano, non so bene cosa ho”

Matteo Berrettini è soddisfatto della sua prova contro Andy Murray a Miami nonostante la sconfitta ed è fiducioso per il futuro: “Ho la sensazione che ci saranno delle belle soddisfazioni da togliersi”. Circa il suo mancamento nel secondo set, il romano ha spiegato che non stava bene già prima del match: “Ma il pensiero di non scendere in campo non era possibile”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Vedere Matteo Berrettini barcollare mentre si accingeva a servire durante la partita di primo turno a Miami contro Andy Murray, match poi perso al terzo set, ha fatto spaventare tutti. Il 27enne romano ha avuto un lieve mancamento sul 2-5 nel secondo set, le gambe gli si sono piegate, ma è riuscito a non cadere appoggiandosi alla racchetta puntata sul terreno di gioco. Berrettini ha raggiunto la sua sedia a bordo campo, si è riposato, ha assunto qualche integratore ed è stato raggiunto dall'assistenza medica del torneo, che gli ha misurato anche la pressione. Si pensava a qualcosa dovuto alle condizioni ambientali, con una grande umidità percepita sul campo, ma l'ex numero 6 al mondo ha spiegato che stava male fin dal mattino, non sapendo peraltro cosa avesse.

"La prestazione penso sia stata abbastanza buona nonostante tutto – ha detto ai microfoni di Sky – non mi sentivo bene da stamattina, mi sono svegliato strano. Non so bene cosa ho, sono molto debole, non ho mangiato praticamente niente. Però me lo sono detto già in passato, ne sono successe troppe, quindi il pensiero di non scendere in campo non era neanche possibile".

Matteo Berrettini si accascia prima di servire, appoggiandosi alla racchetta per non cadere
Matteo Berrettini si accascia prima di servire, appoggiandosi alla racchetta per non cadere

"Nonostante questo ho giocato un'ottima partita a livello di qualità di gioco – ha continuato Berrettini – A un certo punto ho sentito proprio un calo grande e poi meriti a lui perché alla fine è sempre lì, sempre a mettere difficoltà in più, sempre solido. Anche nel terzo set, quando sembrava che le cose stessero girando un po', ha giocato tre punti pazzeschi per non farsi breakkare. È un dispiacere, ma adesso ho bisogno di riposo".

Berrettini è rientrato la settimana scorsa nel challenger di Phoenix dopo la lunga inattività dovuta ai suoi problemi fisici, un'assenza dai campi che lo ha fatto precipitare ben oltre la 100sima posizione in classifica. In Arizona è arrivata subito una finale, persa in maniera lottata col portoghese Nuno Borges, ma anche a Miami – nonostante la sconfitta al primo turno – i segnali sono positivi per rivedere Matteo in breve tempo dove merita: "Tutto avrei pensato, tranne che subito arrivare in finale nel primo torneo, con un livello molto alto, con tante partite di fila e condizioni diverse – sentenzia il romano – È stato un bello shock per il corpo, penso che ancora muscolarmente devo recuperare dalla settimana scorsa, però alla fine questo è quello che facciamo, ci adattiamo alle condizioni e cerchiamo di tirare fuori sempre il meglio".

Berrettini senza forze a bordo campo durante il match con Murray
Berrettini senza forze a bordo campo durante il match con Murray

"Sicuramente ci sono tante cose positive – dice convinto Matteto – ho lottato fino alla fine, secondo me a livello di tennis ho guadagnato parecchio, sto giocando molto bene, mi sento bene e c'è ancora tanto da margine. Non pensavo di arrivare così pronto dopo 7 mesi. Quindi ci sono cose positive, ovvio che dispiace per la partita. Adesso mi vedete così, ma è solo stanchezza, non è tristezza. Dispiacere per la partita, ma so di aver fatto un grandissimo lavoro, di starmi impegnando tanto. Ci sono tante cose positive che secondo me avverranno nel futuro, ho tanta fiducia nel nuovo team, in me stesso soprattutto. Il sorriso è tornato, la voglia anche di giocare, di confrontarsi, oggi secondo me è stata testimonianza nonostante la sconfitta. La stagione per me è appena iniziata e ho la sensazione che ci saranno delle belle soddisfazioni da togliersi".

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