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Berrettini racconta la sofferenza per Melissa Satta: “Attaccavano anche lei senza motivo”

Matteo Berrettini ha vinto il torneo di Marrakech e finalmente è uscito dal periodo buio, coinciso con tanti problemi fisici ma anche con le sgradevoli voci che associavano la sua relazione con Melissa Satta alla sua crisi tennistica. Adesso il campione romano racconta quanto quelle voci lo hanno fatto soffrire, soprattutto per Melissa.
A cura di Paolo Fiorenza
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Matteo Berrettini è tornato a vincere un torneo dopo ben due anni e tantissimi problemi fisici, ma anche molti dubbi e momenti di sfiducia: il trionfo nell'ATP 250 di Marrakech, battendo in finale Carballes Baena, restituisce al grande tennis – non solo italiano ma mondiale – un protagonista che ci aveva fatto sognare di poter tornare a vincere un torneo del Grande Slam dopo mezzo secolo di attesa, arrivando in finale a Wimbledon tre anni fa e perdendola con Djokovic, prima che irrompesse il fenomeno Sinner e facesse la storia con la vittoria in Australia e il numero 2 nel ranking. L'ultimo periodo di patimento è stato acuito sul piano personale dalle sgradevoli voci che associavano la sua vita privata, con la relazione con Melissa Satta, al crollo delle sue prestazioni sportive. Voci che hanno fatto soffrire davvero tanto Matteo, soprattutto perché tiravano in ballo anche la sua compagna.

Matteo Berrettini e Melissa Satta al Festival di Cannes lo scorso maggio
Matteo Berrettini e Melissa Satta al Festival di Cannes lo scorso maggio

Quanto il 27enne romano sia stato sul punto di non ritorno sportivo lo dimostrano le sue parole al TG1. Sollecitato proprio sull'ultimo serio infortunio allo US Open lo scorso 31 agosto, quando si era dovuto ritirare in lacrime nel match contro Rinderknech dando inizio ad un'assenza dai campi durata parecchi mesi e finita solo con la partecipazione al challenger di Phoenix dove è arrivato in finale, Berrettini è stato schietto: "Lì per la prima volta ho sentito nella mia carriera poca energia nel voler tornare, perché non ne avevo, quindi ho dovuto fare un po' di passi indietro, fare dei cambiamenti, fare delle scelte importanti a livello professionale, perché separarsi da un allenatore dopo 15 anni non è semplice", ha detto Matteo – risalito al numero 84 grazie alla vittoria in Marocco dopo essere uscito dai primi 100 al mondo – rifendosi alla separazione dal suo storico allenatore Vincenzo Santopadre.

Crisi di risultati inscindibile dai continui problemi fisici, ma anche sofferenza umana perché qualche sciacallo – nel tribunale sempre aperto dei social – aveva tirato in ballo la sua ex compagna Melissa Satta come uno dei motivi del periodo buio: "Ad essere attaccato non ero solo io, ma anche la persona che era accanto a me e questa era la cosa che mi faceva più soffrire fondamentalmente, più dispiacere, perché poi non ce n'era proprio il motivo – dice adesso Berrettini – Per fortuna, sia io che lei siamo riusciti a gestirla perchè abbiamo le spalle larghe, quindi complimenti a lei e a me".

Melissa Satta in tribuna a Wimbledon lo scorso luglio per assistere al match tra Berrettini e Alcaraz
Melissa Satta in tribuna a Wimbledon lo scorso luglio per assistere al match tra Berrettini e Alcaraz

Matteo ne è uscito non solo con la ritrovata condizione atletica e i colpi da ‘hammer' (la sua combo servizio-dritto è una delle più devastanti del circuito), ma anche attingendo alle sue risorse più profonde: "Quello che secondo me ha fatto la differenza sono stato io, il fatto che mi sono chiesto dentro: ‘Voglio continuare a fare questa cosa qui, lo amo ancora come lo amavo quando ero bambino?'. E la risposta è stata positiva e quindi da lì giorno per giorno ho ricostruito un pochino tutti i pezzi".

E come ha detto a Marrakech dopo aver vinto il torneo, "siamo solo all'inizio". Perché il nuovo Berrettini, che assomiglia sempre di più a quello vecchio quanto ad efficacia del suo tennis, adesso si vuole riprendere tutto quello che era suo.

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