Alcaraz: “Non ho parlato con Sinner dopo la finale di Parigi, immagino tutto il male”

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz torneranno a giocare questa settimana dopo la meravigliosa finale del Roland Garros vinta dallo spagnolo. Il numero al mondo affronterà sull'erba di Halle il qualificato tedesco Yannick Hanfmann, mentre il murciano se la vedrà con il connazionale Alejandro Davidovich Fokina sui prati londinesi del Queen's, entrambi in preparazione al torneo di Wimbledon che inizierà il 30 giugno. Inevitabilmente la finale epocale di Parigi è ancora nella mente di entrambi e c'è da capire quali scorie lascerà in Sinner, che ha avuto tre match point non sfruttati e nei giorni successivi si è rifugiato nel porto sicuro della sua famiglia. "No, non ho parlato con Jannik dopo quella partita incredibile. Siamo amici, ma non stretti – spiega Alcaraz alla vigilia del Queen's – Tuttavia, immagino quello che avrà passato Sinner, e anche quanto male gli abbia fatto la finale di Parigi".

Alcaraz: "Sono sicuro che Sinner tornerà con una forza e motivazione mai viste prima"
"La cosa bella del tennis è che non ci si ferma mai – continua il numero due del ranking ATP a ‘Repubblica' – Non hai molto tempo per staccare e riflettere, perché dietro l'angolo c'è sempre un'altra partita importante. Sono sicuro che Jannik tornerà con una forza e motivazione mai viste prima. Anche perché so bene che Wimbledon è un torneo che lo esalta. Jannik sa giocare molto bene sull'erba ed è ovviamente candidato ad arrivare in finale e vincerlo. Se adesso ho un vantaggio psicologico su di lui? Non lo so. Per Jannik si è trattato di una sconfitta dura, come ne sono capitate anche a me. Ma, sinceramente, penso che imparerà da quanto accaduto a Parigi e tornerà ancora più forte. Quindi non credo di essere in una condizione mentale superiore a lui".
"Ho rivisto la finale e ancora non ci credo di essere riuscito a rimontare, mi sembra impossibile"
Alcaraz ha rivisto la finale del Roland Garros e lo stupore per il ribaltone ancora non lo abbandona: "Ancora non ci credo. Ho rivisto i video della partita, di quando ero sotto 0-40 con tre match point di Jannik. Ancora non ci credo di essere riuscito a rimontare: è difficile per me realizzare di aver vinto Roland Garros. Continuo a rivedere quei video e mi sembra ancora impossibile. La cosa strana del tennis è che a volte non hai tempo per comprendere davvero quello che hai fatto".

"La vacanza a Ibiza? Sono uscito solo la prima sera…"
Quanto alle polemiche sulle sue vacanze a Ibiza, Carlitos spiega che alla fine davvero si parla del (quasi) nulla: "Mi sono semplicemente divertito. Quest'anno è stato più tranquillo rispetto al passato: sono uscito solo la prima sera, il resto della vacanza di tre giorni no, sono stato molto in hotel. Mi sono riposato tanto fisicamente e mentalmente. Se è opportuno andare in vacanza per un tennista tra due Slam come Roland Garros e Wimbledon? Siamo a metà anno, la stagione sulla terra è finita, dopo tanta tensione. Quindi era il momento migliore per andare via. Io ne avevo bisogno, soprattutto dopo un intenso Roland Garros: è stato bello staccare da tutto per qualche giorno. Perché divertirmi per me è importante, per poi tornare con più energia per la stagione sull'erba. Molta gente ha criticato le mie vacanze a Ibiza, ma anche il mio team era d'accordo. In ogni caso, io imparo sempre da ogni situazione".